Categorie: Indiana Pacers

George si prepara a giocare da 4

Paul George è un agonista: mentre quasi tutti i suoi colleghi in questo periodo sono a riposarsi in vacanza, lui è già al lavoro in vista della prossima stagione. L’ala degli Indiana Pacers, persa quasi tutta l’annata appena conclusa per via del grave infortunio rimediato l’estate scorsa con la Nazionale, si sta preparando a cambiare un tantino il proprio modo di giocare.

Qualche giorno fa il presidente delle operazioni in quel di Indianapolis, ovvero Larry Bird, ha dichiarato che nella prossima stagione ha intenzione di vedere i Pacers giocare con un quintetto più piccolo e una pallacanestro a ritmo più elevato. I più maliziosi hanno visto queste parole come un messaggio in codice non troppo velato verso Roy Hibbert – che però dovrebbe esercitare la player option e rimanere ad Indiana – in modo da spingerlo verso altri lidi visto che il prodotto di Georgetown è uno dei freni principali alla svolta verso un uptempo system.

Non sono passate inascoltate le frasi rilasciate da Larry Legend proprio a Paul George che, interpellato sull’argomento da Dana Hunsinger Benbow dell’Indy Star, ha risposto così:

Sì sto lavorando molto in questo periodo proprio per adattarmi a giocare da 4. Nella prossima stagione voglio dare una soluzione in più al coach e mi sto preparando per giocare più spesso minuti da ala grande. Capisco alla perfezione quello che intende Larry: dobbiamo cercare di aumentare il ritmo in certi momenti della partita. Lo small ball ormai è la tendenza che va per la maggiore oggigiorno, ed a me non dispiace affatto.

George potrebbe dare una svolta vera e propria sia alla sua carriera sia ai Pacers: un suo utilizzo massiccio da power forward è la strada da perseguire e che può pagare alti dividendi visto le caratteristiche del nativo di Palmdale, California. George, 206 cm, è un giocatore totale, dall’ottimo rendimento in entrambe le metà campo: da numero 4, in difesa è in grado di reggere contro uno più alto e più grosso e può essere aggressivo sul pick ‘n roll accettando i cambi senza problemi, in attacco può portare lontano da canestro i lunghi avversari per poi batterli dal palleggio oppure può tirare da fuori se questi non lo seguono fuori dalla linea dei 3 punti.

L’opzione di impiegare George con continuità da numero 4 è più che un’idea per coach Frank Vogel, che però deve fare i conti con un roster imbottito di lunghi e con pochi esterni adatti ad un sistema più da corsa ed alto ritmo. Per passare ad una pallacanestro più frizzante e veloce – che non è detto sia meglio dello smashmouth basketball praticato negli ultimi anni da Indiana – è tuttavia necessario che il general manager di Indy, Kevin Pritchard, si dia da fare durante l’estate per portare le pedine adatte ad un sistema così diverso da quello praticato finora.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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