Nemmeno il tempo di godersi la festa per la conquista del titolo NBA, che David Lee guarda al futuro. Il lungo dei Golden State Warriors ha vissuto una stagione alquanto particolare: partito come starter nello scacchiere di Steve Kerr alla vigilia del training camp, un infortunio ad inizio regular season lo ha frenato non poco costringendo il coach ad inserire in quintetto Draymond Green che quel posto da 4 titolare non l’ha più lasciato.
Da grande professionista, Lee ha fatto buon viso a cattivo gioco accettando la situazione senza creare troppi problemi nello spogliatoio dei Warriors, anzi rimanendo uno dei punti di riferimento per i tanti giovani del gruppo capeggiato dall’MVP della stagione regolare, Stephen Curry. Da veterano, l’ex New York Knicks è stato al suo posto facendosi trovare sempre pronto nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa soprattutto nella ultime Finals.
Lee tuttavia porta in dote un contratto pesantissimo, da 15.4 milioni di dollari in vista della prossima stagione, 15.4 pronti a diventare circa 34 con il computo della luxury tax. Il tutto per un elemento che parte dalla panchina e con uno spazio limitato in rotazione. Lo sa bene sia la dirigenza di Golden State sia lo stesso Lee, che è consapevole della situazione ed ha ammesso a margine dei festeggiamenti della Quicken Loans Arena che la sua avventura ad Oakland è al capolinea.
Il nativo di Saint Louis, Missouri ha concluso il suo ciclo ai Warriors e questo trionfo rende a lieto fine una storia partita con delle premesse non troppo rosee. Lee sarà messo sul mercato per essere inserito in una trade che permetta a GSW di scaricare il suo contrattone e liberare spazio salariale per qualche ritocco al roster dei neocampioni.