Tutto nel corso di una notte. I Clippers non più di 48 ore fa hanno ufficializzato l’operazione con gli Charlotte Hornets e si sono aggiudicati Lance Stephenson. Con Barnes che lascia il posto d’ala piccola, Lance avrà spazio per dimostrare quello che non ha fatto a Charlotte, aggiudicandosi, per la maggior parte dei media USA, il premio scomodo di “delusione dell’anno”. L’ex Indiana Pacers ha chiuso la sua stagione con 65 partite a 8.2 punti, 4.5 rimbalzi e 3.9 assist in 25.8 minuti di gioco ad allaccio di scarpe. Non proprio quello che ci si attendeva da lui. I Clippers però sembrano crederci. Doc Rivers, coach di LaC, ancora di più:
“E’ stata una decisione facile, la mia filosofia è di avere più talento a disposizione possibile e sommarlo. perché sono convinto che avrò tempo per trovare la quadratura, la chimica giusta e amalgamare bene tutti gli ingredienti. Stephenson è un colpo notevole. E’ un giocatore che cercavamo da tempo per la sua duttilità in campo. Lance può coprire due ruoli difensivamente mentre il suo grande ballhandling ci darà alternative importanti offensive. La scorsa stagione abbiamo avuto difficoltà difensive, siamo stati mediocri e a me non va bene. In attacco non abbiamo mai avuto problemi e l’aggiunta di una atleta come Lance rinvigorirà la squadra.”
Felicità anche nella voce e negli occhi dello stesso Stephenson, il quale è stato intercettato dai microfoni dei giornalisti per sentire il suo stato d’animo da nuovo giocatore dei Clippers:
“Sono un buon compagno di squadra, voglio togliermi la nomea di spacca spogliatoio, non ho mai avuto problemi. Lo scorso anno con gli Hornets è stato difficile, lo ammetto, ma guardo al presente e a questa grande occasione. Ho voglia di vincere, porto energia e passione in campo. Così si gioca a Coney Island. Sono cresciuto nel playground della mia zona e mi sono formato cestisticamente. O sei forte o stai a casa, era l’unica regola. Non mi interessa partire in quintetto o uscire dalla panchina, questa è una squadra di grande talento pronta al salto finale. Odiavo giocare contro i Clippers per l’atletismo che portano in campo ogni sera. Paul e Griffin sono i leader e io darò loro una mano.”