Il quattro volte NBA All-Star Shawn Marion ha confermato ad ESPN.com, tramite un messaggio di testo (“Hell yeah” è stata la sua risposta su domanda del celebre giornalista Marc Stein), la sua intenzione di ritirarsi dalla pallacanestro giocata al termine di questa stagione, la sua 16esima nella Lega cestistica più famosa al mondo.
La small forward 37enne, che ha fatturato una considerevole media di 15,2 punti e 8,7 rimbalzi nelle 1163 partite di regular season disputate nella NBA, è stato praticamente inutilizzato da coach David Blatt nelle recenti Finals perse per 4-2 dai suoi Cleveland Cavs contro i Golden State Warriors. Un epilogo abbastanza amaro per The Matrix, il quale ha comunque vinto un titolo (da protagonista) durante la sua lunga militanza negli States. Marion, infatti, fu una pedina fondamentale per la vittoria dell’anello NBA dei Dallas Mavericks nella stagione 2010-2011, viaggiando nei playoff ad una media di 11,9 punti, 6,3 rimbalzi, 2,1 assist, 1 palla recuperata ed una stoppata data per partita giocata.
Shawn Marion è però, molto probabilmente, più conosciuto dai tifosi NBA per le 8 stagioni e mezzo disputate ai Phoenix Suns, i quali lo scelsero alla numero 8 nel Draft del 1999 attraverso la trade che un anno prima, ironia della sorte, portò anche Steve Nash agli stessi Dallas Mavs.
Il giocatore ha inizialmente rivelato la sua intenzione di ritirarsi in un’intervista rilasciata a Gennaio per l’Arizona Republic. L’ala piccola aveva dichiarato al giornale che la sua volontà, in realtà, fosse quella di continuare a giocare ancora per altre 2 o 3 stagioni ma, essendo lontano dal suo primogenito Shawn, si rese conto di essere arrivato ad un punto in cui la famiglia ha la priorità su ogni singolo aspetto della propria vita:
Me ne volevo andare alle mie condizioni. La cosa più importante nella mia vita è avere un figlio ed occuparmi di lui. Mi sono affezionato tantissimo a lui, ma il vederlo periodicamente ed il vederlo crescere solo attraverso i filmati e le immagini rappresentano un fardello troppo pesante da trascinarsi dietro. Vorrò essere presente nei momenti più importanti della sua vita.
Tutte e 4 le stagioni di Marion da All-Star sono arrivate durante la sua militanza nei Suns, di cui 3 di queste sono state tali anche grazie alla presenza nel roster del due volte MVP Steve Nash e di Amare Stoudamire i quali, sotto la guida tecnica di Mike D’Antoni, rivoluzionarono letteralmente il concetto offensivo di run&gun.
La sua esperienza nella città dell’Arizona terminò nel 2008, al termine di una trade che portò l’atletica ala ai Miami Heat in cambio di Shaquille O’Neal. Successivamente Shawn Marion ebbe una piccola parentesi ai Toronto Raptors prima di giocare per 5 anni alla corte della squadra del vulcanico proprietario dei Mavs Mark Cuban. La sua carriera vanta, oltre ad un titolo NBA, anche una medaglia di bronzo come membro degli U.S.A. alle Olimpiadi di Atene del 2004.