Categorie: Primo Piano

Road to Draft 2015: Rashad Vaughn

Giunto in una UNLV che a Las Vegas non sembra più essere quella valida alternativa al gioco d’azzardo -o oggetto dello stesso- che era ai tempi del compianto Jerry Tarkanian, Rashad Vaughn si è ritrovato forse anche per questo motivo ad essere un freshman il cui nome non è probabilmente noto “ai più” come quelli di molti compagni di Draft, nonostante il suo talento sia tutt’altro che di seconda fascia. A 19 anni da compiere il prossimo agosto e uscito da una high school prestigiosa come Findlay Prep,Vaughn ha disputato una stagione tra le migliori di quelle dei freshmen di quest’anno, chiudendo con circa 18 punti a partita con quasi il 40% da oltre l’arco -su sei tentativi abbondandi a partita- e venendo nominato freshman dell’anno nella Mountain West. L’ex Runnin’ Rebel ha visto calare le sue quotazioni anche per un infortunio al menisco destro che ha terminato la sua stagione in febbraio, ma, completamente ripresosi, si presenta comunque tra i talenti più interessanti per quel che riguarda i nomi proiettati alla seconda metà del primo giro: andiamo allora a conoscere meglio pregi e lacune di questo giovanissimo prospetto.

Punti di forza

Misurato a 1.98 con le sneakers ai piedi e con un’apertura alare di poco più di due metri Vaughn possiede tutte le carte in regola per coprire il ruolo di guardia NBA: pur non distinguendosi in maniera eccezionale dal punto di vista fisico presenta una buona forza nella parte alta del corpo, oltre a possedere un’ottima rapidità di piedi e grande fluidità nei movimenti sia nel gioco a metà campo che in contropiede. Dove eccelle maggiormente il giovane talento del Minnesota è certamente nella metà campo offensiva, nella quale mostra grande varietà e confidenza nei propri mezzi. Abbiamo parlato di fluidità dei movimenti e qui ne abbiamo un esempio lampante:

il modo in cui si libera di un raddoppio da parte di un’ottima squadra difensiva come Utah, la sua leggiadria nei movimenti e il grande controllo del corpo mettono in mostra tutto il talento e il potenziale di Vaughn.

Queste caratteristiche da Smooth Criminal sono evidenti anche nel suo jumper, tra i più “morbidi” di questa classe ed efficace dal palleggio e ancor più in uscita dai blocchi. Qui vediamo un suo pull-up jumper da tre sfruttando il blocco di un compagno di squadra:

In area possiede una buona varierà di floater e tiri dalla media-corta distanza, attacca con efficacia i closeout avversari e possiede quel controllo del corpo che già abbiamo potuto ammirare precedentemente. Qui lo vediamo mettere a segno proprio un floater alquanto complicato che, sorvolando sulla scelta di tiro, ci mostra il senso del canestro di questo prospetto:

Particolarmente a suo agio in situazioni di isolamento, dove ama colpire anche dalla lunga distanza senza mettere palla a terra, sfidando i propri diretti avversari. Fisicamente mostra un buon potenziale a livello difensivo, con un’ottima velocità laterale e la capacità di recuperare bene sul proprio avversario in situazioni di pick’n’roll.

Me Against the World: Rashad Vaughn Remix

Punti deboli

Certamente però non mancano le note dolenti, che lo allontanano da una scelta in lottery: se offensivamente il suo potenziale è invidiabile è altrettanto vero che, al momento, risulta essere piuttosto fuori controllo, tra scelte poco oculate, forzature e qualche difficoltà di troppo in alcuni tipi di conclusioni. Nell’attaccare l’area ricerca troppo spesso di evitare il contatto fisico, facendo forse conto sul proprio eccezionale controllo del corpo, ma ciò lo porta a concludere con percentuali più basse del previsto (53% nei pressi del ferro). Le scelte di tiro sono spesso discutibili, tra tiri dalla media distanza con ancora molti secondi sul cronometro o, come visto in precedenza, floaters improbabili con compagni liberi sul perimetro: talvolta i due o tre punti possono arrivare comunque, ma di certo non pagano sulla lunga distanza, come dimostra un 36% dal campo decisamente migliorabile contro le squadre della top-60 NCAA stilata da KenPom.com affrontate in stagione, il che lascia qualche perplessità in ottica NBA. Da migliorare infine anche il gioco dal palleggio, ancora piuttosto elementare nella varietà dei movimenti e non troppo efficace contro difensori di buon livello. Insufficiente poi la sua visione di gioco, che lo porta a fallire passaggi spesso poco sensati che mostrano una lettura delle situazioni ancora pedestre. Difensivamente abbiamo parlato del suo potenziale e delle buone doti fisiche, tuttavia anche qui le letture richiedono un duro e costante lavoro per non incappare in errori che costerebbero troppo cari alla propria squadra per tenerlo in campo per più di pochi minuti.

Prospettive

La giovane età e il cristallino talento offensivo sono decisamente i due aspetti a vantaggio di Rashad Vaughn, qualità che lo renderanno un giocatore difficile da ignorare specialmente dalla ventesima chiamata in poi. Le lacune ci sono e sono anche piuttosto numerose, ma qualora il ragazzo dovesse mostrare buona etica lavorativa sarebbero tutte colmabili, dato che a livello fisico e di capacità cestistiche a Vaughn sembra davvero non mancare nulla. In alcuni mock draft viene dato alla 26esima scelta, perciò agli Spurs, eventualità che sarebbe croce e delizia per l’ex UNLV: croce in quanto gli richiederebbe un lavoro mentale ed etico durissimo, delizia in quanto -una volta assorbite le giuste nozioni- potrebbe portarlo ad essere un ottimo contributore in una squadra di alto livello che potrebbe sfruttare appieno le sue doti di tiratore in uscita dai blocchi, ripulendolo da quei difetti da giocatore di campetto che ancora si porta dietro e imbrigliandolo in maniera sana e retributiva per lui e per la squadra. Spurs o meno (si parla anche dei Cavs alla 24) questo tipo di utilizzo sembra essere il migliore in prospettiva per la crescita di Vaughn che, nel giro di 4-5 anni e quindi ancora giovanissimo, potrebbe diventare un importante pezzo nel mosaico di qualche squadra di alto profilo.

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