La situazione in casa Sacramento Kings è più caotica che mai. Nell’occhio del ciclone c’è ancora, e non poteva essere diversamente, DeMarcus Cousins. Infatti, dopo le voci che volevano il #15 dei Kings in partenza dalla capitale della California, con un coach George Karl a fare pressione sulla dirigenza perché si trovasse un accordo per la sua cessione, sono arrivate le secche e stizzite smentite di Vlade Divac, ex centro dei Kings del “Gratest Show on Court” e attuale Vice President of Basketball Operations della franchigia californiana.
Come riportato infatti da Ailene Voisin del Sacramento Bee, un Divac “davvero irritato” ha dichiarato che non cederà Cousins e ha negato che Karl stia spingendo per una trade che coinvolga il centro All-Star.
Dichiarazioni che fanno eco a quelle rilasciate dal proprietario della franchigia, Vivek Ranadivé, a Sam Amick, di USA Today, lunedì scorso:
“Non ho idea da dove vengano queste indiscrezioni. Ma se volete dovreste parlarne [con Divac], perché so che Vlade la pensa esattamente allo stesso modo. E io conto su Vlade per ogni cosa. Non abbiamo interesse a mandarlo via [Cousins]. Dal mio punto di vista è molto semplice: pensiamo che Cousins sia un giocatore unico.“
Le prime indiscrezioni, filtrate proprio lunedì scorso, parlavano del forte interesse dei Los Angeles Lakers ad allestire uno scambio per portare DeMarcus Cousins in gialloviola, con Adrian Wojnarowski che aveva in seguito riferito di come lo stesso George Karl stesse facendo pressione sulla dirigenza perché accettassero l’accordo. Ken Berger, della CBS, soltanto ieri, aveva riportato il tentativo di Karl di spingere Boogie in direzione dei Denver Nuggets, per portare a Sacramento i suoi vecchi pupilli Ty Lawson, Kenneth Faried e Wilson Chandler.
Possibile quindi che tutta la vicenda sia stata il prodotto di qualche informazione ingannevole che è stata lasciata trapelare da una delle parti coinvolte (i Kings, coach Karl o l’entourage di Cousins). Ma c’è anche la possibilità che le parole di Divac siano solo dichiarazioni di facciata come sempre avviene in questi casi. Quindi bisognerà continuare a tenere un occhio puntato su Sacramento in attesa di ulteriori sviluppi.