Categorie: New York Knicks

Phil Jackson:James,i passi e l’Nba che non c’è più

Il tredici volte campione Nba Phil Jackson (2 da giocatore e 11 da allenatore) non ha certo bisogno di introduzioni, né tanto meno sembra perdersi in voli pindarici o critiche velate quando è chiamato ad esprimere la propria opinione sul basket odierno.

 

Durante questi playoffs i suoi tweet sono stati l’epicentro di discussioni e dibattiti, più o meno accesi, tra tutti i fan della palla a spicchi. Lo scorso Maggio Bleacher Report lo ha intervistato e l’ex allenatore di Bulls e Lakers ha mantenuto una dialettica cristallina e diretta esprimendo la propria opinione sulle moderne tattiche offensive e sulla mancanza di struttura e disciplina nell’Nba attuale.

 

Jackson lamenta un forte calo di livello nella fase offensiva, arrivando a esprimersi con parole come “4 giocatori fermi a guardare un altro che muove la palla, si sta perdendo l’essenza del gioco”. Continua poi la sua analisi passando ai vice campioni della lega, i Cleveland Cavaliers. Qui Jackson picchia duro accusando James di commettere infrazione di passi una volta su due: “Prende palla, muove entrambi i piedi e poi inizia l’azione e questo succede sempre”. Critica poi lo scheletro della moderna pallacanestro definendolo “senza struttura, senza disciplina, senza un’idea di gioco”. Parla anche di come questo abbia influenzato l’aspetto tattico del gioco fino alle fondamenta affermando che ora i giocatori non bloccano più ma bensì si limitano a spingere via gli avversari.

 

La conversazione si sposta poi su temi non più felici ma perlomeno più tranquilli. I suoi New York Knicks.

Qui Jackson afferma che il suo obiettivo è quello di avere cinque giocatori intercambiabili che sappiano palleggiare, passare, tirare e giocare coinvolgendo i compagni. Niente individualità quindi, una vera squadra con la S maiuscola.

New York ha la quarta scelta al Draft di quest’anno, poteva essere sicuramente un buon punto di partenza. Adesso però sembra proprio che debba esserlo per forza perché con queste dichiarazioni Coach Zen si è tirato addosso un sacco di sguardi e di pressione. Fare bene quindi è molto importante o il ritorno di fiamma potrebbe essere molto più forte e doloroso della scintilla creata da Phil, perché ricordiamoci che come diceva un tale “Ball don’t lie”.

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Pubblicato da
Andrea Cucini

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