Categorie: Road To Draft

Road To Draft 2015: Montrezl Harrell

Nato il 26 Gennaio 1994 a Tarboro ( North Carolina ), Harrell è un’Ala Grande di 2.01 m. per 115 kg. che ha terminato il suo terzo anno a Louisville con i Cardinals di Coach Pitino, venendo insignito del neonato premio Karl Malone Award, riconoscimento ideato per eleggere la migliore Power Forward del panorama di Division I NCAA. Harrell muovo i primi passi da cestista liceale nella locale North Edgecombe per poi trasferirsi alla Hargrave Military Academy, nota scuola privata con un ampio programma sportivo ( molti giocatori NBA ed NFL sono passati da qui ), dove mette in mostra tutte le proprio doti sportive, trascinando l’Accademia ad un record di 38 vittorie a fronte di una sola sconfitta, registrando una media di 25.2 punti e 13.6 rimbalzi, ottenendo l’attenzione dei migliori College Usa: inizialmente decide di approdare a Virginia Tech ma il licenziamento di Coach Greenberg gli permette di disfarsi dell’impegno, optando così per la Louisville del “Mahatma” Pitino, scelta che si rivelerà subito ottimale; infatti nel suo anno da Freshman corona il sogno di molti ragazzi statunitensi, ossia portare a casa un titolo NCAA. Durante questo suo primo anno, Harrell, non viene impiegato da titolare ma risulta comunque essere importante, apportando un contributo qualitativo decisivo per la corsa al titolo dalla panchina, con il “lampo” dei 20 punti realizzati nel Big East Conference Championship contro Syracuse; a fine stagione il neocampione NCAA da Tarboro farà registrare una media di 5.7 punti e 3.6 rimbalzi in 16 minuti scarsi di utilizzo. Con l’ingresso in NBA di Gorgui Dieng si spalancano le porte del quintetto titolare per Harrell che chiude le due stagioni successive con ottime cifre: 14 punti e 8.4 rimbalzi al secondo anno, 15.7 punti e 9.2 rimbalzi nella stagione appena terminata; con la maglia dei Cardinals non riuscirà a ripetere la vittoria nella March Madness ma Harrell può comunque vantare una medaglia d’oro nel mondiale Under 18 con la selezione USA, ricca di altri talenti come Smart, Randle e Dekker per citarne alcuni.

 

PUNTI DI FORZA

Le caratteristiche positive del suo gioco sono lampanti soprattutto sotto canestro: un “animale” a rimbalzo, sia offensivo che difensivo, le medie che ha messo su in NCAA sono tra le più rilevanti e difficilmente in NBA avrà difficoltà in questo aspetto. La sua attitudine a muoversi nei pressi del ferro, inoltre, emerge chiaramente nelle conclusioni offensive: in Division I è risultato essere uno dei giocatori che predilige più frequentemente la conclusione in schiacciata, grazie soprattutto all’ottima elevazione ad al buon atletismo, già ai livelli di un Pro NBA; in attacco inoltre è andato costantemente migliorando il “range” del proprio tiro, ampliando le proprie possibilità offensive, emergendo negli scouting reports NBA come un giocatore dal possibile sviluppo ottimale nel pick and pop, situazione ormai largamente utilizzata dalla gran parte dei team al piano di sopra. Non vanno sottovalutate inoltre le sue doti da leader: è un giocatore molto espressivo e che tende a parlare/incitare/richiamare spesso i propri compagni, certo sarà difficile nell’anno da Rookie in Nba ma il titolo ottenuto da Freshman e l’esser stato allenato da Pitino sono un ottimo biglietto da visita per tentare di guadagnarsi il rispetto anche dei giocatori più esperti.

 

PUNTI DEBOLI

Il punto interrogativo più grande sull’ormai ex Cardinal è relativo alla sua altezza: 2.01 m. per un’Ala Grande sono davvero pochi, soprattutto in considerazione del fatto che in NBA il livello fisico, oltre che tecnico, salirà vertiginosamente; questa sua pecca è emersa soprattutto nelle ultime due stagioni quando Pitino ha sporadicamente provato Harrell nel ruolo di Ala Piccola, posizione che per stile di gioco e capacità non potrà sicuramente interpretare in NBA. Questa sua deficienza in termini di centimetri viene largamente sopperita da un elevazione fuori dalla norma e da un’ottima mobilità ma pagherà scarsi dividendi nella metà campo difensiva dove è facile presupporre che molti avversari diretti saranno in grado di tirargli sopra la testa, oltre che portarlo facilmente sotto canestro. Molto dipenderà dall’estensione del suo tiro che, allo stato attuale, seppur ampiamente migliorabile, non rappresenta certo un pericolo per i difensori, i quali piuttosto che vederselo volare in schiacciata preferiranno concedergli qualcosa dalla lunga distanza o addirittura mandandolo in lunetta dove ha dimostrato dei limiti ( 59,7% ai liberi ).

PROSPETTIVE

Noi di NbaReligion.com lo abbiamo pronosticato con la scelta #22 dei Chicago Bulls. E’ un giocatore abbastanza pronto per una buona rotazione NBA e nel contesto dei Bulls potrebbe rappresentare una valida alternativa per far rifiatare i vari Noah, Gasol, Gibson ecc. Harrell sicuramente veramente scelto nel primo giro, se non dai Bulls stessi sempre intorno a quell’altezza di selezione, è davvero difficile immaginare per lui un futuro da stella o da giocatore di primo livello ma, estendendo un po’ il suo tiro, in una NBA che tende ad utilizzare ormai giocatori non troppo “lunghi” in più posizioni, potrà costruirsi una solida carriera come buon panchinaro anche in qualche team con ambizioni da titolo in futuro.

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Pubblicato da
Stefano Romani

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