Categorie: Road To Draft

Road to Draft 2015: Norman Powell

Norman Powell nasce a San Diego, California, il 25 Maggio del 1993, da Sharon e Norman Powell Senior. Dopo un’infanzia trascorsa a San Diego, Powell decide di iscriversi alla Lincoln High, che era appena uscita da una ristrutturazione che le aveva fatto perdere gran parte dei propri atleti. Dopo gli anni di High School, culminati con la nomina ad MVP della Western League e con il titolo di campione del San Diego County Slam Dunk Contest, Powell decide di accettare la corte di UCLA, preferendo i Bruins a San Diego State, Arizona e Oregon.

Il primo anno di UCLA andò oltre ogni aspettativa: Powell fu l’unico freshman a giocare un buon numero di minuti (17.8 di media a partita), e fu uno dei tre giocatori ad essere sempre presente nelle 33 partite giocate. Nel secondo anno di università Powell vide i suoi minuti salire a 22.1 ma, dopo uno buon inizio, Norman non riuscì a mantenere le aspettative su di lui riposte e scivolò in panchina nella seconda parte di stagione. L’anno successivo andò decisamente bene: Powell fu il terzo marcatore della squadra con 11.4 punti di media, oltre a diventare un ottimo difensore sulla palla. Spesso infatti Powell veniva messo a marcare l’avversario più pericoloso, e raramente andava sotto, anche contro giocatori più prestanti fisicamente. Al termine della stagione, l’idea di dichiararsi per il Draft del 2014 divenne forte ma, dopo aver ricevuto una serie di valutazioni negative da parte di alcuni scout, decise di rimandare il proposito all’anno successivo. Ritornato nuovamente a UCLA per il suo anno da Senior, Powell lavorò alacremente sul suo jump shot, diventando una minaccia in attacco per gli avversari oltre che un leader per i suoi compagni.

PUNTI DI FORZA

L’atletismo è il primo punto di forza di Powell, essendo in grado di attaccare il ferro con cattiveria e decisione. Esplosivo, veloce, rapido, è dotato di un’ottima apertura alare per il suo fisico (6-11 di apertura) nonché di un eccellente controllo del corpo e di una buona capacità di finire al ferro anche resistendo ai contatti (è dotato di un’eccellente forza fisica se rapportata alle dimensioni).
L’esperienza derivante dalla lunga militanza al college è sicuramente un plus: negli anni, Powell è divenuto sempre più un leader, caricandosi spesso la squadra sulle spalle. Ha un ottimo ball-handling, una buona conoscenza del gioco e un’ottima capacità di sfruttare a proprio vantaggio i blocchi portati dai lunghi per crearsi un tiro.
Dal punto di vista difensivo non ha assolutamente nulla da invidiare ai suoi “colleghi”: ottimo difensore sulla palla, rapido negli spostamenti e dotato di forza fisica che gli permette di passare sui blocchi. Eccezionale difensore sul perimetro, ha mani svelte e leste con le quali spesso ruba il pallone all’avversario (1.8 rubate di media lo scorso anno). Ottima capacità di lettura dei passaggi degli avversari, è in grado di difendere sia sulle point guard che sulle shooting guard.

DEBOLEZZE

Il primo punto debole che ci viene in mente è quello dell’altezza (1,93), inferiore alla media delle shooting guards. Nonostante i miglioramenti al tiro, la strada da percorrere è ancora lunga, specialmente nel tiro da 3. Nonostante sia in possesso di un buon jumper, deve indubbiamente migliorarne l’efficacia e il range. Problemi si riscontrano anche nel rilascio, che avviene spesso in ritardo (c’è da lavorare, e molto, sulla meccanica di tiro). Quando va al ferro, tende ad attaccare quasi sempre con la destra, palesando difficoltà nell’uso della mano debole (anche qui, ci sarà molto da lavorare). Inoltre, la maggior parte delle sue penetrazioni sono straight line (ossia va dritto per dritto verso il ferro), mentre incontra evidenti difficoltà quando è chiamato a repentini cambi di direzione, anche quando si trova a difendere. Alle volte tende ad essere un po’ egoista, preferendo il tiro in uscita dai blocchi piuttosto che lo scarico per un compagno ben piazzato. Infine, deve migliorare sulla gestione del pallone, poiché spesso nel tentativo di strafare ne perde qualcuno di troppo in maniera banale.

PROSPETTIVE:

Noi di NBAReligion.com lo abbiamo messo alla 29, poiché i Brooklyn Nets sono alla disperata ricerca di un po’ di atletismo e di un buon difensore. Draft Express invece pronostica per lui una chiamata verso la fine del secondo giro: crediamo tuttavia che, essendo Powell in possesso di alcune qualità decisamente apprezzabili (atletismo, difesa e intangibles quali il carattere ed esperienza pluriennale al College), unite ai margini di miglioramento che sono sicuramente buoni, possa essere scelto tra la fine del primo giro e l’inizio del secondo.

PARAGONE NBA: Tony Allen

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Pubblicato da
Federico Saltalamacchia

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