Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, diceva Giovanni Trapattoni, CT della nazionale italiana di calcio nello sfortunato Mondiale di Corea e Giappone del 2002. Da ieri sera, Mark Cuban e i Dallas Mavericks hanno fatto loro questo modo di dire. Contrariamente a quanto annunciato solamente sei giorni fa, De Andre Jordan non sarà un giocatore dei Mavs: il centro texano ha infatti ufficialmente firmato l’estensione contrattuale con i Los Angeles Clippers. L’accordo è stato trovato e siglato immediatamente sulla base di un quadriennale da 87.7 milioni di dollari, ovvero 7.7 milioni in più di quanto non avessero offerto i Mavericks.
La parola data in NBA evidentemente conta poco (quantomeno per Jordan), tanto che ci si interroga sulla reale utilità della NBA moratorium, che sarebbe quel periodo intercorrente tra il 1 Luglio e il 9 Luglio nel quale le franchigie possono stringere accordi verbali con i free agent, ma non possono fargli firmare nulla, neanche un precontratto. Nei giorni scorsi Jordan aveva avuto dei ripensamenti, tanto da contattare più volte l’amico Blake Griffin. Il passaggio dal numero 32 dei Clips al front office è stato veloce: Griffin ha riferito le preoccupazioni del centro texano ai suoi dirigenti, i quali hanno incominciato a fare pressioni sull’agente di Jordan affinché tornasse sui suoi passi. Ieri sera poi l’incontro risolutore: a casa di Jordan si sono ritrovati Griffin, Paul, Redick e coach Doc Rivers. L’incontro è stato breve (come riferito da Adrian Wojnarowski), al punto che dopo una breve chiacchierata i cinque si sarebbero messi a giocare a carte. Allo scoccare della mezzanotte poi sono avvenute le firme dei contratti (paura di un ulteriore ripensamento?!).
E i Mavericks? Sicuramente non l’hanno presa benissimo (eufemismo). Gli era stato promesso un ulteriore meeting, che però non è mai arrivato. Jordan si sarebbe addirittura rifiutato di parlare al telefono con Cuban e con l’amico di vecchia data Chandler Parsons. Ora i Mavs si trovano nelle condizioni di dover trovare il centro titolare con circa 18 milioni di cap disponibile. Ieri erano cominciate a girare delle voci circa in possibile tentativo in extremis per Tyson Chandler, ma lo stesso giocatore ha smentito le indiscrezioni con un tweet simpatico e ironico, come a dire “io vado ai Suns, non ci ripenso mica!”
Le reazioni dei giocatori su twitter non sono mancate: Blake Griffin ha postato due foto, una nella quale con una sedia bloccava la porta, quasi come se dovesse impedire a Cuban di entrare in casa Jordan, l’altra con una tenda da campeggio e un augurio di buona notte.
Il tweet più divertente è a nostro avviso quello di Paul Pierce, il quale posta una foto della firma di Jordan accompagnata da un “This is why they brought me here”, ovvero “Questo è il motivo per il quale mi hanno portato qui”.
Chapeau.