La NBA è da sempre in prima linea nella lotta alle barriere sociali: da decenni campionato a preponderante maggioranza nera, si è sempre impegnata in particolare per l’integrazione razziale, ma negli ultimi anni non è stata certo da meno per quanto concerne le discriminazioni dovute all’orientamento sessuale (si ricorderà il caso Jason Collins, primo giocatore dichiaratamente gay a calcare i parquet della Lega) e di genere. Proprio nell’ambito delle discriminazioni di genere un’enorme barriera è stata sfondata con l’assunzione di Becky Hammon nel coaching staff dei San Antonio Spurs, ma dalla prossima stagione la lega americana vedrà tra le proprie file la seconda assistente donna: Nancy Lieberman, assunta in questi giorni dai Sacramento Kings.
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L’annuncio della franchigia californiana è arrivato nella notte, ad ufficializzare l’assunzione di due nuovi assistenti: l’ex guardia NBA Anthony Carter e appunto la Lieberman, a sua volta ex giocatrice professionista in WNBA e non solo. Nancy, nata a Brooklyn nel 1958, nel corso della propria carriera iniziata nei primi anni ’80 ha infatti girato parecchi campionati e competizioni, non solo femminili (ha giocato anche con i Washington Generals, gli avversari delle esibizioni degli Harlem Globetrotters), in un’epoca in cui non esisteva una vera Lega professionistica femminile. Nel 1997, a 39 anni, è riuscita comunque a prender parte al primo campionato in assoluto della WNBA nel roster delle Phoenix Mercury, divenendo la più anziana giocatrice della neonata Lega femminile; nel 2008 poi Lieberman ritoccò il proprio stesso record, tornando sul parquet con le Detroit Shock a ben 50 anni.
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Soprannominata Lady Magic per la propria classe cestistica (è considerata una delle migliori giocatrici di ogni epoca), ruolo di playmaker proprio come la Hammon e Hall of Famer fin dal 1996, Lieberman è una pioniera non solo per quanto riguarda la NBA: già nel 2009 era a sua volta entrata nella storia quale prima allenatrice di sesso femminile di una squadra professionistica maschile, i Texas Legends della NBDL, spianando la strada alle donne nei coaching staff delle squadre maschili. Ora, grazie ai Kings, anche per lei è arrivata la grande occasione nella Lega professionistica più importante.