Cambiare maglia è un processo colmo di difficoltà, ma nelle peregrinazioni degli ultimi anni ad Arron Afflalo è un processo che viene naturale. Quest’anno, dopo aver firmato un contratto da 16 milioni $ in due anni, la guardia ex Denver Nuggets dovrà ambientarsi nel sistema dei Knicks e imparare a convivere con Carmelo Anthony. Dopo una stagione funestata dagli infortuni e con sole 17 vittorie, le critiche che già aleggiavano intorno alla scelta #3 del Draft 2003 si sono addensate ulteriormente: egoista, superato, ha una difesa rivedibile, un giocatore in grado soltanto di mettere su statistiche, ma senza contribuire effettivamente al bene della squadra, non è un vincente. Queste solo alcune delle frecciatine lanciate dalla stampa a Melo, che, scorsa estate era arrivato a definirsi “la più sottovalutata superstar della lega“.
Afflalo però, che si è allenato con lui sia a Las Vegas che a New York quest’estate, ha avuto un’impressione del tutto diversa, che ha riferito alla stampa in una intervista nella giornata di ieri:
“Si sta veramente mettendo sotto. Sembra davvero, davvero affamato di vittorie. Vedremo.“
Anthony, quindi, sembrerebbe scalpitante in attesa di una stagione a cui guardare con un ottimismo e una motivazione forti e rinnovati. Sentimenti che sembrerebbero scaturire anche dall’arrivo di Afflalo, che ha commentato così il suo rapporto con Melo:
“Credo che lui abbia avuto molto a che farci [con il suo arrivo a NY]. So che danno molto credito alla sua opinione qui nell’organizzazione. Lui ha avuto una grossa parte nel portarmi qui. Ed è davvero felice che io sia arrivato. Ha parlato molto bene di me quando gli è stato chiesto, ed è tutto quello che uno possa desiderare“.
Anche Afflalo poi si è mostrato fiducioso nelle possibilità dei Knicks per la prossima stagione, puntando l’attenzione soprattutto sul mercato intrapreso dal presidente Phil Jackson, che ha portato nella Grande Mela lui stesso, Robin Lopez, Kevin Seraphin, Kyle O’Quinn, Derrick Williams e, dal Draft, il giovane lettone Kristaps Porzingis.
“Credo che tutti questi ragazzi che ha portato abbiano una certa mentalità difensiva e altruista per difendere il nostro campo, la nostra casa. E penso che funzionerà“.