Nel tour di presentazione dei quattro gironi eliminatori, oggi si fa tappa nella regione balcanica: il gruppo C. Le partite del terzo raggruppamento si disputeranno a Zagabria, Croazia. (una delle 4 località che ospiteranno la prima fase del torneo). La nazione ospitante ha anche una delle rappresentative più forte di questi EuroBasket.
E’ la Croazia di Velimir Perasovic, che deve però fronteggiare l’infortunio del nuovo acquisto dell’Olimpia Milano, la point guard Oliver Lafayette, costretta a saltare l’intero torneo per prevenire ogni possibile ricaduta prima dell’inizio del campionato italiano. Simon( secondo affare di mercato delle scarpette rosse) e Stipcevic danno tiro da fuori e capacità di playmaking sufficiente per non soffrire la mancanza di Lafayette nel back court. Sarà un banco di prova per il rookie dei Magic, Mario Hezonja( che partirà dalla panchina) per misurarsi con altri big europei che rivedrà tra un paio di mesi anche oltreoceano.
Con 4 lungi sopra i 2.10( Tomic, Zoric, Zubcic e Buva) la Croazia darà parecchie rogne a rimbalzo e nelle lotte che si consumeranno nel pitturato.
Non ha bisogno di presentazioni Bojan Bogdanovic, il cecchino dei Nets sarà il pericolo numero uno per le difese avversarie dal perimetro. Nazionale svecchiata, fisica e di talento, che due anni fa sfiorò il podio arrivando quarta, quest’anno l’obiettivo è salirci. Ecco il roster:
Tomić (FC Barcelona)
Rudež (Minnesota Timberwolves)
Stipčević (Dinamo Sassari)
Bogdanović (Brooklyn Nets)
Šarić (Anadolu Efes)
Tomas(Ankara Kolejliler)
Ukić (Cedevita Zagreb)
Simon(Armani Milano)
Šakić (Lukoil Academic)
Zubčić (Cedevita Zagreb)
Bilan (Cedevita Zagreb)
Žorić (Cedevita Zagreb)
Hezonja (Orlando Magic)
Draper (Lokomotiv Kuban)
Una formazione tutt’altro che giovane è la Grecia guidata in panchina da Fotios Katsikaris: oltre a sua altezza ellenica Spanoulis, ci sono due pilastri come Kaimakoglu e Zisis( rispettivamente 31 e 32 anni) che avranno il compito di innescare i vari tiratori della second unit. Sloukas,Mantzaris e Perperoglou, i principali bersagli degli scarichi da dietro l’arco. Ad aiutare Spanoulis in cabina di regia ci sarà un Nick Calathes finito ai margini delle rotazioni dei Grizzles nella sua seconda, ma non brillante stagione NBA, che torna in Europa, accettando un triennale da 7m del Panathinaikos. Ai mondiali aveva dato versatilità e capacità di scivolare da play a guardia senza problemi. A proposito di versatilità, il fenicottero dei Bucks completerà il reparto esterni. Le sue lunghe falcate in campo aperto e la possibilità di cambiare praticamente su tutti, difensivamente, a livello europeo, daranno vita a numerose transizioni offensive. Il che vuol dire (anche) spettacolo. Il che vuol dire questo:
Di NBA players non è nemmeno privo il roster della Georgia, con Pachulia come guida tecnica e spirituale, che nelle qualificazioni ad EuroBasket ha dimostrato di poter dominare in più aspetti del gioco( mettendo a referto statistiche da all star). Il possibile starting five georgiano si presenta decisamente oversize, con un altezza media che supera i 2 m. (Pullen- naturalizzato-, Markoshvili,Shengelia,Sanikidze e Pachulia). Pullen sarà il secondo( se non primo) terminale offensivo, point guard realizzatrice più a suo agio nel mettere in ritmo sè, che gli altri. Vecchia conoscenza italiana è Victor Sanikidze, campione d’Italia con Siene nel 2013, rimbalzista super e grande atleta in grado di mettere palla per terra, che coach Igor Kokoskov schiererà sia da PF, che da ala piccola.
Un europeo di naturalizzati, come Richard Hendrix, americanissimo di nazionalità, ma prestato alla compagine macedone. La vere stella della Macedonia è, tuttavia, il neo siciliano Vlado Ilievski (ha firmato in estate per l’Upea Capo d’Orlando), Nazionale che non ha grandissimi obiettivi se non quello di migliorare il ventunesimo posto di due anni fa, cosa che non si può dire per la Slovenia (dell’assente Goran Dragic, mentre il fratello Zoran guiderà l’attacco) che negli ultimi Mondiali ha chiuso in quinta posizione, anche grazie alla spinta del caldissimo pubblico di Lubiana.
A chiudere le file del gruppo C, per aspirazioni e anche geograficamente parlando( l’unica “esclusa” dall’area balcanica), l’Olanda. La qualificazione della nazionale olandese è un autentico miracolo, considerato non solo il livello medio del roster, ma anche l’ultima apparizione agli europei: anno 1989. Squadra giovanissima, capace di strappare il pass per Euro2015 battendo il ben più quotato Montenegro. Il nucleo è composto da Charlton Koof( play che milita nella seconda lega turca), il tiratore Akerboom( 41% da tre in carriera, nella lega olandese) e il lungo tecnico prodotto di Oregon State, Schaftenaar( il miglior marcatore di squadra delle qualificazioni). Una formazione con molti giocatori capaci di occupare più posizioni, ma poco talento( e pochissima esperienza di tornei internazionali). Obiettivo minimo? Non subire sonore sconfitte da 15 o più punti di scarto.