Nuovo inizio. Questo è quello che Phil Jackson ha in testa per i New York Knicks. Poco più di un anno dopo, l’approdo del Maestro Zen ha portato a grandi cambiamenti nel roster di una franchigia che aveva bisogno di una rivoluzione: 13 di 17 giocatori che l’anno scorso erano al training camp di inizio stagione, sono stati scambiati o lasciati andare (tra questi Andrea Bargnani). E proprio nel settembre scorso Phil parlava e si riempiva la bocca di promesse verso i suoi tifosi: “in questa stagione subito playoff”.
I mesi successivi, lo ricordano tutti, sono stati assolutamente disastrosi, fino a toccare il fondo con il record di 17-65. Qualcosa è andato storto? Sì, tutto. Ma il passato è passato e Phil non è certo tipo da rimanerne incastrato; nei giorni scorsi ha parlato ai microfoni ESPN spiegando la sua visione per la prossima stagione, tenendo un basso profilo:
“Abbiamo diversi giocatori nuovi e quindi potremmo avere problemi all’inizio, conseguentemente al fatto che devono conoscersi e giocare assieme. Dove saremo a metà stagione è una cosa che nessuno sa, ma abbiamo migliorato il nostro roster e abbiamo una chance di essere un buona squadra.”
Tra i nuovi giocatori vi sono Robin Lopez (centro ex Portland), Arron Afflalo, Thanasis Antetokounmpo (che si è meritato un contratto dopo l’annata in D-League), Kyle O’Quinn (arrivato da Orlando), Kevin Seraphin, Derrick Williams e Sasha Vujacic. Tutti loro sono stati oggetto di un commento specifico da parte di Phil Jackson.
Robin Lopez
Ho sempre osservato lo sviluppo di Robin Lopez fin dai tempi di Lakers e Phoenix nella stessa divisione. E’ diventato un giocatore molto solido con una grande voglia di lottare a rimbalzo e difendere. Bravo nel difendere sui pick’n’roll perchè riesce anche a tenere i piccoli della lega che sfruttano il blocco, fino a che il proprio compagno ritorna in marcatura. Inoltre Robin può segnare in gancio destro o con un turn-around jumper, oltre ad essere un intelligente passatore. Queste qualità sono assolutamente necessarie per eseguire un triangolo efficace. Come bonus, Lopez ha in faretra l’abilità di tirare facilmente dalla media. Ma più di tutto, è un ragazzo che riesce a inserirsi in qualsiasi team nel quale deve giocare. Sono felice che abbia voluto venire a New York.
Arron Afflalo
Ha la capacità di attuare una difesa aggressiva su guardie e ali piccole, ed in più è un tiratore. Può essere molto efficace in termini realizzativi anche il post basso e in post alto. Qualche osservatore NBA ha sollevato dubbi sul fatto che possa dare qualcosa essendo vicino ai 30 anni, ma io sono positivo. Ha una palestra nella sua casa di Las Vegas e lavora in maniera maniacale e religiosa. E’ un grande lavoratore e responsabilizza i suoi compagni di squadra quando vede che non fanno le cose per bene. Io vedo Arron come un leader di questa squadra. Lui voleva noi e noi volevamo noi.
Thanasis Antetokounmpo
Ha giocato in D-League per noi a Westchester e farà parte del campo dei Knicks. Ha un ottimo motore che può gestire l’iperattività. Dovrà imparare a controllare la sua energia difensiva ed essere un realizzatore consistente.
Kyle O’Quinn
E’ un ragazzo molto forte e un solido giocatore NBA che può portare blocchi stordenti, può passare la palla ed ha un ottimo tiro lontano canestro. Non è ancora uno stoppatore efficace ma sa tenere la posizione difensive e capisce quando aiutare. Con noi ha la possibilità di giocare ala grande o come sostituto centro di Robin Lopez.
Kevin Seraphin
E’ un giocatore molto potente in post basso che può segnare in modi diversi. E’ un rimbalzista offensivo implacabile ed è molto utile sul piano difensivo. Anche lui è un grande lavoratore e può essere considerato come un giocatore da rotazione.
Derrick Williams
Un sacco di persone hanno sollevato dubbi sulla firma di Derrick, ma io penso che abbia un potenziale considerevole. Corre, sa finire in transizione ed ha la forza per segnare contro la difesa schierata quando attacca il ferro. Sta lavorando sul suo tiro da tre punti e credo che possa anche giocare come ala grande conto determinati avversari. Non c’è dubbio che Derrick abbia il talento, la forza e il fisico per essere più di un giocatore talentuoso. Comunque, il suo sviluppo è stato limitato da diversi fattori. Da quando ha iniziato la sua carriera da professionista, essere la seconda scelta assoluta al Draft gli ha messo un sacco di pressione addosso. Io gli ho detto che ora come ora è un giocatore NBA e che non fa alcuna differenza la posizione nella quale è stato draftato. Deve solo imparare a giocare nella giusta maniera e ciò significa migliorare nell’approccio difensivo e sviluppare il proprio gioco offensivo, sia dalla lunga distanza che dalla media. Un’altra ragione per cui Derrick non è sbocciato ancora è il fatto che non ha mai trovato comfort negli attacchi NBA in cui è stato protagonista, e questo significa che nessuno in passato gli ha mai definito un vero e proprio ruolo. Le sue risposte spero le possa trovare con noi. Lui è di Los Angeles e da quando era bambino ha visto un sacco di partite dei Lakers; questo, e lo studiare video su youtube, lo rendono fiducioso sul fatto che conosca già cosa sia il triangolo offensivo.
Sasha Vujacic
Eccetto un contratto decadale con i Clippers nel 2014, Sasha non gioca in NBA da 4 anni, ma all’età di 31 anni penso che abbia ancora molto da dare. E’ un classico tiratore che può cambiarti totalmente la partita in 3 minuti. Sarà un rinforzo significativo per noi partendo dalla panchina. Inoltre è un giocatore agile, alto e angolare che lo rendono un difensore molto fastidioso in grado di appiccicarsi a ragazzi come Kyle Korver che sono sempre in movimento. Avendo giocato per me a Los Angeles conosce alla perfezione il triangolo e può aiutare i ragazzi per rendere al meglio sul campo da gioco.