L’NBA, oltre che ad essere il campionato di pallacanestro più seguito del mondo, è famosa anche per altri motivi: uno di questi è la mastodontica quantità di denaro che la lega è in grado di attirare. Un esempio è relativo al contratto sui diritti televisivi che Adam Silver ha recentemente provveduto a ridefinire, con le emittenti che verseranno per i prossimi anni una cifra vicina ai 2 miliardi di dollari, operazione che ha permesse il tanto-desiderato-dai-giocatori (e proprietari) innalzamento del salary cap di 40 milioni di dollari per squadra.
Ma le emittenti televisive non risultano essere “generose” solamente a livello nazionale, come dimostra il caso dei Los Angeles Lakers che grazie ad un contratto con una televisione locale incamereranno ben 4 miliardi di dollari: eppure, come il titolo di una famosa canzone, dinnanzi a tali proposte “c’è chi dice no”.
Parliamo del carismatico proprietario dei Los Angeles Clippers, Steve Ballmer che a quanto pare ha rispedito al mittente una sontuosa cifra per un contratto televisivo: come riportato da Kurt Helin di Probasketballtalk, Ballmer avrebbe rifiutato una cifra prossima ai 60 milioni di dollari annuali da una emittente televisiva locale posseduta dalla Fox. Vi riportiamo maggiori approfondimenti, forniti dal New York Post, sul curioso rifiuto da parte del padrone dei Clippers:
“Steeve Ballmer, proprietario dei Los Angeles Clippers ha rifiutato un accordo da 60 milioni di dollari all’anno per i diritti tv offerto da una stazione locale ed anzi sta pensando di attivare un suo network d’élite per lo streaming. Se attuerà questo piano, Ballmer, ex CEO di Microsoft, sarà il primo proprietario di una squadra di uno dei principali sport statunitensi a fornire le partite direttamente al consumatore finale tramite un servizio web e non tramite le tradizionali soluzioni “via cavo o satellite”. L’emittente locale Prime Ticket, associata a Fox Sports, paga già ai Clippers una somma per i diritti tv pari a 25 milioni di dollari annuali ed ha offerto un incremento del 140%: alcune fonti pensano che questo sia solamente un gioco al rialzo da parte di Ballmer.
Mere trattative o primo passo verso la storia? Di sicuro Ballmer, dal passato pesante all’interno di Microsoft, conosce benissimo le potenzialità del web.