Categorie: Eurobasket 2015

NBAReligion Eurobasket preview: Turchia

Potevano esserci opening game più tranquilli per l’Italia, che il 5 settembre affronterà i ragazzi di coach Ataman, debuttando in quello che probabilmente sarà il più ostico girone di questi EuroBasket. Dovrà vedersela con una Turchia che ha serie intenzioni di migliorare quel 17° posto di due anni fa. Due penisole a confronto( quella italiana e quella anatolica) pronte a combattere per rientrare nelle quattro che passeranno il turno e staccheranno il biglietto per i quarti di finale.

Ci sono tre grandi assenti a roster ed il nome di cui si sentirà più la mancanza è quello di Emil Preldzic. Scorer puro, esterno che può caricarsi la squadra sulle spalle con un solo tiro,  come contro l’Australia, negli ultimi mondiali:

 

Staccare un po’ dall’aria del Fenehrbache per non allontanarsi troppo e firmare con il Darussafaka era ciò che gli serviva. Le ultime tre stagioni da perno e all round player della squadra, l’hanno logorato oltre che gratificato( dal palmarès che si gonfia di anno in anno, 4 scudetti turchi vinti negli ultimi 8 anni) Da qui la decisione di prendersi un po’ di riposo dalla nazionale.

Gli altri due sono i big man che già da qualche anno hanno fatto il salto di qualità oltreoceano. Asik ha dato forfait per problemi alla schiena, mentre Kanter ha avuto alcune divergenze con Ataman, non rispondendo ad un paio di chiamate del coach, è stato escluso dalla rosa dei convocati. Ma i motivi sembrano essere anche altri ( tra screzi del passato e posizioni di governo).

La Turchia ha tre Nba players: Ilyasova, Cedi Osman e Furkan Aldemir ( Sixers). L’ex compagno di Giannis( ora ai Pistons) ha un ruolo chiave per questa nazionale, non necessariamente legato alla realizzazione di punti. Ilyasova ti porta lontano dal canestro, se i lunghi Azzurri escono, rischiano di scoprire più del dovuto il ferro. Non è l’unica arma che useranno per aprire il campo, anche Osman può contare sul tiro da fuori.( Nonostante fosse un’amichevole, da evidenziare la sua perfect night contro la Macedonia: 24 punti, con il 100% al tiro) La 31° scelta dei Cavs di questo Draft -che rimarrà almeno un altro paio di stagioni all’ Efes per affinare il palleggio arresto e tiro e mettere qualche kg di massa- potrebbe dare numerosi grattacapi ai nostri nella zone press, che Ataman è solito chiamare: un’ala piccola col fiuto della palla sulle linee di passaggio e un tremendo finalizzatore in situazioni di contropiede o semi transizione. Ha un feeling per il gioco unico, per questo piace anche oltreoceano. Sarà interessante vedere un match-up Osman-Gentile.

La vera incognita per Pianigiani sarà trovare una soluzione di contenimento su Semih Erden, il centro titolare turco( qualche apparizione anche in NBA).

Erden è un Cusin all’ennesima potenza: 2.11 m con discreta mobilità negli spazi brevi, decisamente muscolare a rimbalzo e catalizzatore di falli, che si traducono in giri in lunetta. Nelle amichevole in preparazione all’europeo ha collezionato una serie di doppie-doppie inusuali, per uno che se non fosse per le defezioni di Asik e Kanter, sarebbe la terza riserva nel frontcourt di questa nazionale. Bargnani non ha i mezzi per limitarlo sotto le plance, Cusin per troppi minuti si può pagare dall’altra parte: l’idea sarebbe di raddoppiarlo o ancora meglio, non fargli prendere posizione spalle a canestro. (Molto facile a dirsi…molto meno nella pratica)

La batteria di esterni, per quanto pericolosa al tiro, non può competere con il back court azzurro. Dixon, Mahmutoglu, Balbay, Batuk sono tutte guardie intercambiabili in cabina di regia e hanno la mano morbidissima da dietro l’arco, ma in termini di centimetri e altezza andranno sotto contro i pariruolo italiani. E’ qui che bisogna cavalcare ogni possibile mismatch. A parte Korkmaz e Osman, non hanno altre ali piccole in grado di poter marcare i vari Gentile, Belinelli, Aradori e Datome( specialmente in situazione di post-up).

Preparare questa partita sarà un lavoro delicato per Pianigiani: gli accoppiamenti sugli esterni potranno essere una chiave tattica, in grado di funzionare solo se gli Azzurri andranno tutti e 5 a rimbalzo( dove ci toccherà patire se non ci rimbocchiamo le maniche). Non resta che attendere la palla a due, fissata per questo sabato alle ore  21.00.

 

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Pubblicato da
Pietro Caddeo

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