Quando Baron Davis si infortunò al ginocchio destro mentre giocava una partita con i suoi New York Knicks durante i Playoffs NBA del 2012, pensò immediatamente che fosse giunto il momento di appendere le scarpe al chiodo e di porre fine alla sua memorabile carriera nella Lega.
Dopo aver combattuto per un po’ di tempo quello che lui chiama “il demone del dubbio“, Davis ha dichiarato ultimamente di essere pronto sia fisicamente che mentalmente per recitare il personale e definitivo “canto del cigno” nella NBA.
Il Barone è rimasto attivo sia fuori che dentro il rettangolo da gioco (fenomenali alcune sue giocate alla Drew League, lega estiva alla quale partecipano anche diversi giocatori NBA per tenersi in allenamento nella off-season, come Jamaal Crawford, Isaiah Thomas, Andrew Wiggins, Nick Young, Spencer Hawes…) durante il suo apparente ritiro dal basket professionistico, ed il 36enne appare molto convinto nella decisione di calcare nuovamente i parquet delle arene NBA.
La determinazione di Baron Davis è contenuta nell’intervista che ha rilasciato per NBA.com:
Mi tengo in forma e gioco ovunque ci sia una palla a spicchi. Quella volta in cui mi feci male al ginocchio ed uscii dal Madison Square Garden, la “Mecca” e grande palcoscenico cestistico, mi dissi che fosse finita. Non avrei mai più giocato a basket ad alti livelli. E’ difficile dire addio a qualcosa in cui eri molto bravo. Dopo l’infortunio mi sono imposto di dimenticare il Baron giocatore, dicendo a me stesso che odiassi questo gioco…In questa maniera sono riuscito ad andare avanti più facilmente.
Quest’anno, però, l’amore che ho per questo sport ha letteralmente sovrastato l’odio che mi ero auto-imposto. Sono concentrato, ho di nuovo il fuoco dentro. La mia condizione fisica sta migliorando a vista d’occhio e mi sento sempre più forte. Diavolo, mi sto di nuovo comportando e muovendo come i giovani giocatori. Loro mi sfidano, mi provocano, giocano duro…ed io rispondo a tono, non rimango impassibile. Prima li asfalto sul campo, poi gli rifilo qualche consiglio o trucchetto per migliorare il loro gioco.
Mi sento molto più maturo e saggio. Il mio bagaglio d’esperienza sarebbe utile a qualsiasi squadra, soprattutto se composta per la maggior parte da giovani talentuosi. Ho parecchio da offrirgli e devo ammettere che questa nuova generazione mi piace molto. Sarei una preziosa risorsa per loro. Questa prospettiva mi fa sentire davvero bene. Ma, per rientrare nel giro che conta, devo prima di tutto ristabilirmi al 100%, allenandomi duramente tutti i giorni. Solo in questo modo potrò avere qualche chance di essere chiamato da qualche franchigia NBA. Non sarà facile, ma ce la metterò tutta per centrare questo mio nuovo obiettivo!
Mai banale il signor Davis.