Ancora strascichi per la vicenda DeAndre Jordan-Los Angeles Clippers-Dallas Mavericks. Questa volta a farne le spese è Dan Fegan (insieme al collega Jarinn Akana) agente del centro in forza ai Clippers. Jordan avrebbe infatti riferito a Fegan, durante la settimana appena trascorsa, di essere intenzionato a “muoversi in una nuova direzione”.
Pare che la decisione sia dovuta, almeno in parte, alla posizione non del tutto imparziale mantenuta dal suo rappresentante nel corso della free agency di quest’estate. Fegan – storicamente in eccellenti rapporti con Mark Cuban, proprietario dei Mavericks – avrebbe infatti spinto Jordan ad accettare il contratto offertogli da Dallas, apparentemente in conflitto, almeno parziale, con la volontà originaria del giocatore stesso. Le speculazioni riguardo il repentino ripensamento del centro, coinvolto in una vicenda con pochi precedenti nella storia NBA, troverebbero quindi una risposta definitiva proprio nel conflitto sommerso tra Jordan stesso e Fegan.
Jordan, tornato sui propri passi dopo la parola data ai Mavs, non avrebbe messo Fegan al corrente del cambiamento di rotta, una volta presa la decisione di rifirmare per i Clippers. Pare addirittura che a Fegan non sia stato permesso di entrare in casa di Jordan, la sera in cui il centro ha definitivamente deciso di legarsi ai Clippers con un nuovo contratto. Il giocatore – compreso il licenziamento di Fegan e Akana – ha già cambiato rappresentanti tre volte dal proprio ingresso nell’NBA (aveva già dato il benservito a Joel Bell e al Wasserman Media Group). Jordan potrà scegliere un nuovo agente entro quindici giorni dal licenziamento di Fegan e Akana. Dovrà in ogni caso corrispondere ai suoi ormai ex-agenti una somma equivalente al 4 percento del contratto da 88 milioni di dollari firmato con i Clippers. Pare quindi aver trovato conclusione il caso più scottante della free agency NBA, a meno di ulteriori repliche dei diretti interessati (Fegan in primis).
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