24 ore. Uno schiocco di dita ormai a dividerci dalla prima palla a due di un torneo continentale mai così tanto atteso e sognato. L’unico valido motivo per il quale nelle calde, rilassate e piacevoli serate estive aspettavamo Settembre. Adesso ci siamo. Dopo aver presentato i gironi A, C e D e i roster che compongono il B, manca soltanto l’ultimo tassello.
Manca l’Italia. Manchiamo noi.
La prima persona plurale è un vezzo che saremo “costretti” dalle circostanze a permetterci nei prossimi giorni quando parleremo degli Azzurri. La speranza di fare grandi cose c’è. Inutile negarlo, soprattutto andando a leggere i nomi del “più talentuoso roster di cui abbiamo mai potuto disporre” (pluricit.)
Storie, caratteristiche e qualità diverse, certo. Ma i 12 ragazzi a disposizione di Pianigiani sembrano sempre più un mix ben assortito di spensieratezza, capacità realizzative ed esperienza. I fari, i punti di riferimento, i leader carismatici e tecnici (per indole, ma soprattutto per “forza”) sono indubbiamente Belinelli e Gallinari.
Diversi i loro trascorsi con la nazionale italiana, ma ora come ora stessa importanza all’interno di un roster che non ha certo difficoltà nel mettere punti a referto. Il bolognese (San Giovanni in Persiceto, ad essere precisi) è ormai un pilastro da diversi anni della selezione azzurra, mai (fortunatamente) limitato da problemi fisici estivi né da squadre NBA poco propense a lasciargli spazio.
All’ultima manifestazione continentale fu lui a prendere in spalla (nel bene e nel male) le sorti azzurre. Il 2/19 con cui chiuse l’ultima gara contro l’Ucraina solo un lontano e brutto ricordo. In mezzo difatti ci sono state tante cose. Un titolo NBA, una gara da 3 punti vinta all’All Star Game, una firma su un contratto plurimilionario e più in generale la definitiva maturazione cestistica.
Danilo invece, il milanese (Graffignana in realtà, più Lodi che Milano) in nazionale ha giocato poco. Da quando ha messo piede al di là dell’Atlantico, praticamente mai. Un continuo rimpianto, per anni, averlo visto con addosso soltanto l’azzurro dei Nuggets e mai quello italico. Adesso, con i problemi alla schiena lasciati finalmente alle spalle (scusate il pessimo gioco di parole non voluto), siamo pronti a godere del talento cristallino di quella che potrà essere la chiave del nostro Europeo, grazie alle qualità d’esterno unite al fisico che gli permette di non andare sotto contro i lunghi avversari.
Prima di tutto, una tabella. Di scarsa validità statistica, visto che le gare sono disomogenee e in numero non troppo rilevante. Ma è una chiara (e piacevole per noi) indicazione.
Questi i migliori realizzatori in questo mese di tornei di preparazione. Punti per possesso non ha rivali. 1,418, un punto e mezzo ogni volta che alza la mano. E il trucco sta proprio in quello. Nell’alzarla quando è necessario, non con eccessiva frequenza. Difatti a mio avviso è molto rappresentativo il computo riportato nella prima colonna, il numero di possessi giocati.
In giallo sono evidenziati i giocatori italiani. Gallinari è quello che ha giocato meno possessi. Che ha “occupato” meno il pallone. Sapersi mettere a disposizione dei compagni, sapersi ritagliare il proprio spazio a prescindere da quanto e quante volte tocco l’arancia è dote non da tutti.
E poi, l’ultima nota lieta. Quella della gara contro la Russia, l’ultima disputata a Trieste prima della partenza per Berlino. In caso di difficoltà, di emergenza, possiamo dare anche la palla al numero 8. Magari ce la risolve lui. Così.
Ma l’attacco, in questa compagine, è davvero l’ultimo dei problemi. Basta aggiungere Bargnani al discorso, ad esempio. Il terzo NBA del roster, ma primo sia come anzianità oltreoceano (alla decima stagione nel campionato più bello del mondo), che soprattutto come scelta. Un marchio che spesso è pesato sui giudizi dati troppe volte in fretta su un giocatore che in quanto a talento è davvero secondo a nessuno (“with the first pick of the 2006 NBA Draft..”).
Per lui, come davvero per tutti gli altri 11 componenti del roster, la perplessità è una sola. Enorme. La predisposizione, prima ancora dell’organizzazione, difensiva.
“Andiamo dove ci porta il nostro attacco”. Una scommessa fin troppo giusta da fare. Necessario però è trovare rimedio, mettere delle toppe, quando inevitabilmente la vena realizzativa viene anche solo per un po’ smarrita per strada.
Tanti, troppi e preoccupanti i parziali subiti da avversarie che fino ad un attimo prima apparivano inermi in balia di un squadra in totale controllo. Il risultato finale, sempre a proposito di quelle tabelle che lasciano un po’ il tempo che trovano, segna un saldo comunque positivo.
Gare disomogenee, poche partite ecc ecc. Siamo terzi per net rating (differenza tra attacco e difesa parametrati su 100 possessi, ossia al netto del “ritmo” a cui giocano le squadre) e soprattutto siamo il primo attacco, il più prolifico. E non c’è veramente nulla di cui meravigliarsi, anzi.
Così come era preventivabile il fatto che la nostra difesa sia la peggiore nel lotto delle favorite (peggio anche della Turchia, e questo non va bene). Ma ormai lo abbiamo capito, sappiamo quello a cui stiamo andando incontro.
Ci sarebbe molto altro di cui parlare. La mancanza di un vero centro “old style”, la conseguente difficile (ma non impossibile) copertura a rimbalzo, i tanti possibili co-protagonisti che possono fare la giocata che conta (vedi canestro di Della Valle contro la Georgia).
Tanti spunti che approfondiremo nei prossimi giorni nei recap, nelle pagelle e nelle analisi che andremo a stilare di volta in volta. Ogni gara, con lo stomaco sottosopra.
Sarà un giro sulle Montagne Russe, comunque vada. Un saliscendi, un’ottovolante. Un’emozione che speriamo duri il più lungo possibile.
Buon divertimento a tutti, buona visione e soprattutto forza Azzurri!
CALENDARIO GIRONE B:
5/09
ore 15: Germania – Islanda
ore 18: Spagna – Serbia
ore 21: Italia – Turchia
6/09
ore 15: Serbia – Germania
ore 18: Islanda – Italia
ore 21: Turchia – Spagna
8/09
ore 14.30: Serbia – Islanda
ore 17.45: Germania – Turchia
ore 21.00: Spagna – Italia
9/09
14.30: Turchia – Serbia
17.45: Italia – Germania
21.00: Islanda – Spagna
10/09
ore 14.30: Serbia – Italia
ore 17.45: Germania – Spagna
ore 21: Turchia – Islanda