Dopo la brutta sconfitta subita non meno di 24 ore fa gli azzurri di coach Pianigiani affrontano la favola Islandese, anch’essa uscita sconfitta in una gara tutt’altro che scontata contro la Germania di Nowitzki & co.
Nel primo pomeriggio di Domenica la Serbia ha, a sua volta, sconfitto la Germania andando in testa alla classifica provvisoria del Girone B, dove la Turchia ha possibilità di agganciarli in caso di vittoria (i pronostici dicono il contrario) sulla Spagna.
PRIMO QUARTO – L’Italia parte subito forte fin dalla palla a due vinta da Cusin che trova Alessandro Gentile, capace di penetrare e guadagnarsi un fallo con canestro annesso. Mini vantaggio che viene subito colmato dall’eroico Stefansson con una tripla folle (in faccia a Gallinari) e Palsson, autore di un’altra tripla che vale il 6-0 di parziale e vantaggio islandese. L’Islanda, però, non è la Turchia, e lo si capisce subito, tant’è che l’Italia sembra poter controllare il gioco e l’area offensiva: gli avversari non provano nemmeno ad attaccare il ferro, a causa della mancanza di lunghi nel roster, e la gara sembra trasformarsi più in un 3-point contest con un Marco Belinelli ispiratissimo (15 a 12 per gli azzurri con 4minuti e 50 secondi sul cronometro). Nella seconda metà del primo periodo di gioco Datome sfodera energia e aggressività utili per conquistare il primo vantaggio di una certa importanza (+7 e 22 a 15), ma Baeringsson (7 punti in questi primi 10 minuti) mostra tutti i limiti della difesa italiana punendola, consecutivamente, in due occasioni a centro area. Il quarto si chiude così 22 a 21 per la nazionale italiana.
SECONDO QUARTO – L’Italia si presenta con Andrea Bargnani e Hackett in quintetto nel secondo quarto del match, ma è subito l’Islanda a mostrare come si deve entrare in campo: con aggressività che porta ad una buona penetrazione che regala il vantaggio islandese. La nazionale guidata da Pianigiani si affida, di contro, ai centimetri di Bargnani che guadagna falli a ripetizione ogni qual volta che riceve pallone in profondità (27-25, 7:30 sul crono) e, soprattutto, dimostra maggiore concentrazione difensiva regalando due poderose stoppate ai giocatori islandesi che tentavano l’assalto a centro area. A metà quarto Gigi Datome abbandona il campo per infortunio mentre l’Italia, nel contempo, perde fluidità di gioco. Questo favorisce la nazionale islandese che, guidata dalle triple di Palsson, si dimostra costante ed aggressiva fino a trovare il contro-sorpasso e vantaggio di sei lunghezze (31 a 37) a tre minuti dalla sirena del primo tempo. Centoottanta secondi che regalano poco allo spettacolo oltre ad un attivissimo Gentile che, da solo, riporta avanti l’Italia con la complicità del tiro libero realizzato da Cusin. A fine primo tempo il risultato è di 41 a 37 per gli azzurri. (14 punti di Gentile, 11 di Palsson, 9 di Belinelli, 7 di Baeringsson)
TERZO QUARTO – Solitamente gli azzurri si presentano, ad ogni inizio quarto, in modo spento e disordinato. Non è questo (finalmente) il caso con Gallinari e Cusin attivissimi sotto canestro, meritevoli di realizzare due tap-in di fila che portano il risultato sul 45 a 37. Avevamo detto buon inizio? Sì , ma quello che segue è completamente diverso: l’Islanda aggredisce in difesa (realizzando dividendi tradotti in palle recuperate) e corre in attacco con Stefansson & Baeringsson totali protagonisti, a metà quarto il tabellone recita 45 a 44 per gli azzurri. Il sorpasso arriva pochi secondi dopo grazie alle solite capacità realizzative di Pallson, che si contrappone alla successiva “risposta” di Cinciarini (47 a 46, 3:50 alla fine) con un long-two molto importante per il momento del match. Negli ultimi frangenti del quarto le protagoniste sono le difese (o gli attacchi inefficaci) che chiudono il quarto con il punteggio di 52 a 48 per l’Italia.
QUARTO QUARTO – L’ultimo periodo di gioco si apre con una Islanda scoppettiante: Stefansson si guadagna due tiri liberi che realizza senza problemi, Sigurdarson penetra battendo il proprio difensore e segna il cinquantaduesimo punto, che significa parità dopo un solo minuto di gioco. Ma l’unica qualità dell’Italia (avere ottimi giocatori offensivi) permette alla compagine di coach Pianigiani di ri-guadagnare un mini-vantaggio da 5 (57 a 52) punti tutti firmati Daniel Hackett. L’entrata di Andrea Bargnani cambia ancora le egemonie del match, i suoi centimetri si fanno sentire soprattutto in difesa e fanno la differenza in attacco, anche perchè Danilo Gallinari viene espulso (5 falli) per un blocco irregolare. Negli ultimi sei minuti del match, però, l’Italia subisce l’enfasi della compagine islandese che prova a sognare con la tripla di Pallson (59 a 57) prima e con Baergsson poi (59 a 58); sogno che diventa realtà grazie alla penetrazione di Vilhjàlmsson (59 a 60). I tiri liberi di Belinelli sanciscono il pareggio a 3 minuti dal termine, la difesa italiana serra le fila e il successivo attacco di Pietro Aradori trova la tanto amata combinazione “canestro+ fallo” che riporta gli azzurri sul + 3 (65 a 62). L’ultimo minuto e mezzo della partita non cambia il senso della partita: l’Italia vince ma non convince, l’Islanda esce sconfitta tra gli applausi, meritatissimi, del pubblico. Risultato finale: 71 a 64.