Categorie: Eurobasket 2015

EuroBasket 2015: Italia vs. Turchia. Le Pagelle.

Si è da poco conclusa la prima, attesissima, prova dell’Italia ad EuroBasket 2015.
La sfida, che vedeva contrapposti agli Azzurri di Simone Pianigiani la compagine turca, ha visto trionfare i secondi di soli due punti (87-89 il punteggio finale) dopo una vera e propria battaglia campale, che ha regalato non poche emozioni fino agli scampoli finali.
L’Italia, guidata da uno strepitoso Danilo Gallinari, ha pagato sicuramente l’emozione e la pressione dell’esordio, tradottasi in forti difficoltà difensive (specialmente nel primo tempo) e in un eccessivo lassismo sotto le plance, dove la Turchia ha fatto la voce grossa durante tutto il corso del match.
La reazione degli Azzurri è arrivata nel secondo tempo, durante il quale i Nostri sono riusciti ad accorciare la distanza nel punteggio rispetto agli avversari, abbassando il ritmo, salendo di colpi in difesa e trovando punti pesanti dai propri giocatori più importanti (Gallinari e Belinelli su tutti).

Lo spirito mostrato dalla squadra nel secondo tempo lascia sicuramente ben sperare per il prosieguo del torneo e rende sicuramente meno amara la sconfitta, che è giunta comunque contro una delle squadre più attrezzate e accreditate per la vittoria finale.

 

Detto questo, possiamo passare all’analisi delle prestazioni dei singoli, che hanno riservato qualche nota lieta e qualcun’altra leggermente meno.

 

  • DANILO GALLINARI: Il fulgido 27enne di Sant’Angelo Lodigiano si conferma, una volta di più, la punta di diamante dell’intero movimento cestistico italiano. Dopo un inizio leggermente complicato, in cui soffre i ritmi elevatissimi della Turchia e non trova le giuste misure in difesa su Ilyasova e Osman, tira fuori una prestazione maiuscola, che denota un talento e una classe di livello superiore. In 35 minuti d’impiego il Gallo mette a referto ben 33 punti con un irreale 9/10 dal campo e 14/15 ai liberi. Percentuali stratosferiche, condite anche da ottime giocate difensive, quasi esclusivamente nel secondo tempo (nel quale si carica abbondantemente sulle spalle tutta la ciurma), che dimostrano ancora una volta chi sia l’uomo-chiave da cui passa buona parte del destino della Nazionale: lui. Peccato per il libero sbagliato a un soffio dalla sirena finale, ma avrà modo di rifarsi. VOTO 8,5. EXTRATERRESTRE.
  • MARCO BELINELLI: Partita a corrente alternata per Marco, che nel primo tempo annaspa, un po’ come tutta la squadra per la verità, contro l’attacco veloce e scintillante dei Turchi, ma, ancor più grave per lui, fatica moltissimo a trovare il suo ritmo in attacco. Troppo spesso si concede isolamenti poco fruttiferi e rinuncia persino a tentare uscite dai blocchi. Nel secondo tempo però, quando il ritmo della partita cala, lui comincia a carburare. Notevole la performance nell’ultimo quarto, impreziosita da una tripla “ignorante” con mano del difensore in faccia, degna del miglior Basile, che fa sperare gli Azzurri a Berlino e noi appassionati a casa. Chiude il match con 14 punti (4/11 dal campo), 4 assist e 3 rimbalzi. VOTO 6,5. AC/DC.
  • ALESSANDRO GENTILE: Degli uomini-copertina di questa Nazionale è quello apparso in maggiore difficoltà all’esordio europeo. Troppi errori nella metà campo difensiva, dove spesso si presenta in ritardo all’appuntamento con i close-out sugli scarichi, e qualche difficoltà di troppo nelle letture di gioco in fase offensiva. Il talento però è fuori discussione e lo mostra con qualche canestro di bellezza abbacinante nel secondo tempo. La sensazione è che se si dovesse accendere, ne beneficerebbe decisamente tutta la squadra. Pianigiani lo sa bene e, infatti, lo tiene in campo per ben 35 minuti, anche quando sarebbe stato forse meglio sostituirlo. Alla fine mette a referto 12 punti (5/12 dal campo), 5 rimbalzi e 5 assist. VOTO 5,5. METRONOMO.
  • GIGI DATOME: Il capitano, rientrato dopo un lieve infortunio, gioca la solita partita di grande abnegazione e sacrificio. Mancano i punti (solo 7 con 3/5 dal campo), ma c’è da dire che viene anche servito poco. In compenso si dimostra, come sempre, presente al servizio del gruppo e piazza qualche giocata difensiva di grande importanza, come lo sfondamento che omaggia Dixon del 3° fallo. VOTO 5,5. LEADER.
  • ANDREA BARGNANI: I problemi per il Mago son sempre i soliti: la difesa, specialmente sugli esterni e in aiuto, dove spesso è in ritardo, e i rimbalzi, che concede con troppa facilità ai lunghi avversari. In attacco, tuttavia, gira che è una bellezza, specialmente nel secondo e nel terzo quarto, in cui ci tiene a galla con canestri d’importanza esiziale. Può e deve fare di più, anche perché un lungo così, in Europa, è una perla rara. VOTO 5,5. REBUS.
  • DANIEL HACKETT: Anche lui, come i suoi colleghi di reparto, soffre tantissimo la velocità delle guardie avversarie nel primo tempo. Nel secondo si aggiusta e fa vedere di che pasta è fatto, segnando anche qualche canestro di grande personalità. Nel complesso i 5 punti sono troppo pochi, ma la sua fisicità sarà sicuramente un’arma importante nel corso del torneo. VOTO 5,5. GUERRIERO.
  • PIETRO ARADORI: Chiamato in causa poco (solo 6 minuti sul parquet per lui), risponde presente a gran voce. In difesa non molla un centimetro agli avversari e in attacco fa sempre la cosa giusta, azzeccando ogni lettura. Non segna, che poi sarebbe la cosa che sa fare meglio, ma smista 3 assist e mostra tanta grinta da poterne dare in beneficenza. VOTO 6. CAGNACCIO.
  • NICCOLÓ MELLI: Anche lui, come Aradori, passa poco tempo sul parquet (7 minuti), ma riesce comunque a lasciare un segno nella partita. Eccelle negli intangibles e fa un sacco di piccole cose che non vanno sul tabellino, ma sono una manna per la squadra. VOTO 6. GHOST WRITER.
  • ANDREA CINCIARINI: Mestiere complicato quello del “Cincia” oggi. Tenere Dixon si dimostra una sfida molto, forse troppo, ardua, ma lui la raccoglie lo stesso. Non si tira indietro, ma dopo i due falli commessi nel primo quarto vede il campo col contagocce. Speriamo passi serate migliori. VOTO 5. IMBAMBOLATO.
  • MARCO CUSIN: La voglia non manca mai. Ci mette anche un paio di punti, ma dopo 5 minuti e due falli spesi, Pianigiani gli preferisce Bargnani ed esce dalla rotazione. VOTO S.V. WORKING CLASS HERO.

 

 

TURCHIA: GULER (6,5), OSMAN (7), ILYASOVA (7), ERDEN (7,5), MAHMUTOGLU (6,5), DIXON (7), KOKSAL (6), ALDEMIR (6).

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Pubblicato da
Simone Errante

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