Categorie: Eurobasket 2015

Eurobasket 2015, Italia-Serbia: le pagelle

Terza partita in tre giorni per gli azzurri, che non riescono a ripetere le imprese fatte con Germania e Spagna e cadono sotto i colpi e le triple di una Serbia praticamente perfetta, guidata da un Milos Todosic favoloso. Andiamo ad analizzare nel dettaglio le prestazioni dei ragazzi di Pianigiani.

ITALIA

 

Andrea Cinciarini, 6. Dopo un complicato avvio di Europeo, da qualche partita il nuovo playmaker dell’Olimpia Milano sembra essersi scrollato di dosso la tensione e anche contro la Serbia è stato autore di giocate offensive di tutto rispetto, spesso arrivate in delicati momenti del match. Difensivamente parlando non gli si può imputare molto visto che di fronte si trovava un maestro di questo gioco come Teodosic, ma la sufficienza, vista come media tra il 7 in attacco e il 5 in difesa, è ampiamente meritata. IN CRESCITA

 

Pietro Aradori, 5. Piccolo passo indietro rispetto alle prestazioni convincenti arrivate con Islanda, Spagna e Germania. Schierato in quintetto al posto di Belinelli, l’ex canturino non riesce a dare il suo solito, prezioso apporto. Chiude con 10 punti, è vero, ma l’impressione è che il meglio di sé lo riesca a dare in uscita dalla panchina, quando gli bastano una o due giocate per dare la scossa al match. Resta comunque in campo per quasi 35 minuti ed è quindi normale che nel secondo tempo cali di intensità soprattutto nella metà campo difensiva. SPAESATO

 

Alessandro Gentile, 7. Senza ombra di dubbio il migliore dell’Italia. 19 punti, 5 rimbalzi e 6 assist che la dicono lunga sulla maturità ormai acquisita da un ragazzo ancora giovanissimo, sì, ma capace di capire quando deve caricarsi la squadra sulle spalle. Continua il suo ottimo Europeo e se riuscirà a mantenersi su questi livelli anche nelle gare ad eliminazione diretta, per l’Italia ci sarà da divertirsi. SOLIDO

 

Danilo Gallinari, 6.5. Per chi ha ancora negli occhi le scintillanti prestazioni degli ultimi due incontri il voto può sembrare eccessivo, ma anche in questa difficile partita il Gallo fa valere la sua esperienza dimostrando ancora una volta di essere arrivato ad un livello altissimo. Reduce da due vere maratone contro Spagna e Germania resta sul parquet per poco tempo, appena 23 minuti, ma con lui in campo l’Italia ha la certezza di potersi sempre affidare ad un giocatore che riesce a guadagnarsi tiri liberi come nessun altro ed è capace di mettere in ritmo sé e i compagni. Ora deve solo pensare a ricaricare le pile in vista delle partite che contano davvero. LEADER

 

Andrea Bargnani, 6. Gioca un primo tempo spettacolare, segnando a ripetizione e difendendo con buona intensità contro i lunghi serbi, ma la benzina finisce nella ripresa, quando cala fisicamente facendo letteralmente banchettare sotto canestro Raduljica, che chiude con 14 punti e 5 rimbalzi in uscita dalla panchina. Alterna belle giocate ad altre incomprensibili, ma anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Gallinari: recuperare tutte le energie per ritornare ad essere quello visto con Spagna e Germania per tutti i 40 minuti. ALTALENANTE 

 

Nicolò Melli, 5. Ha il merito di segnare una tripla di rara importanza ad inizio secondo quarto, quando l’Italia è ancora a contatto, ma di fatto le note positive della partita finiscono lì. Difensivamente fatica tremendamente contro i lunghi serbi, andando spesso in difficoltà sin dall’inizio dell’azione. Commette due falli in un amen nel secondo periodo, ritornando in campo a gara ormai compromessa. IMPACCIATO

 

Marco Cusin, sv. Impiegato poco da Pianigiani, non riesce ad avere alcun impatto sulla gara.

 

Achille Polonara, 6. Finalmente segnali incoraggianti dal giovane giocatore di Reggio, che resta poco sul parquet (appena 5 minuti) ma si distingue per alcune giocate di qualità, una su tutte la splendida stoppata rifilata a Nedovic. Se le cose dovessero complicarsi nelle prossime gare, lui ha dimostrato di poter fare il suo. POSITIVO

 

Daniel Hackett, 5. Il nuovo playmaker dell’Olympiakos non gioca una partita memorabile, avendo poco impatto nella metà campo offensiva e faticando, come Cinciarini, in quella difensiva contro un superbo Teodosic. Dopo la prestazione poco convincente di ieri contro la Germania non riesce a scuotersi, dando sempre l’impressione di essere un po’ esitante. Starà ora a Pianigiani cercare di recuperarlo al top per il weekend. ABULICO

 

Amedeo Della Valle, 6. Dopo quattro partite rimasto seduto in panchina, Pianigiani decide di dargli una chance e il giovane Amedeo risponde presente. Pochi secondi dopo il suo ingresso segna un’importante tripla, ma è l’atteggiamento a dare segnali confortanti: aggressivo, concentrato, con una voglia matta di dimostrare al coach di poter stare più minuti sul parquet. Se Hackett dovesse continuare ad essere questo potrebbe essere una valida alternativa a Cinciarini. PRONTO

 

SERBIA

 

Teodosic 8, Markovic 6.5, Kalinic 6, Bjelica 7.5, Kuzmic 6.5, Raduljica 7.5, Erceg 7, Nedovic 6, Bogdanovic 6.5, Milosavljevic 5.5, Milutinov sv.

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Pubblicato da
Andrea Falcetti

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