Adam Silver, commissioner della NBA, ha dichiarato nella giornata di giovedì che il sistema della draft lottery rimarrà invariato a tempo indeterminato. Silver ha continuato dicendo che, prima di prendere qualsiasi decisione in merito, si vorrà valutare l’impatto sul bilancio finale delle entrate provenienti dai nuovi accordi televisivi.
I proprietari delle squadre della Lega hanno anch’essi deciso di non rivoluzionare il sistema, nonostante le pressioni dei Philadelphia 76ers al fine di applicare una riforma che possa massimizzare le probabilità della lottery e, di conseguenza, creare rosters più competitivi.
Ecco ciò che Adam Silver ha dichiarato a Gary Washburn del Boston Globe:
L’arrivo dei nuovi contratti televisivi e l’imminente incremento del tetto salariale sono fattori che permetteranno di avere delle possibilità economiche che le 30 squadre della Lega non hanno mai avuto in passato. Abbiamo deciso di temporeggiare di comune accordo con i proprietari dei teams, in modo tale da valutare che tipo d’impatto potranno avere queste nuove possibilità economiche. Eventuali riforme del sistema della lottery si potranno avere solo dopo attente valutazioni sul piano economico. Andando a tirare le somme, la lottery non rappresenta l’unica via possibile per costruire un organico competitivo. Esistono anche altri modi, come cercare di valorizzare i giocatori a disposizione oppure imbastire sapientemente delle trade nel corso della stagione sportiva.
Lo scorso ottobre la NBA ha rigettato una proposta di riforma della draft lottery. Silver, nel mese di giugno, ha detto anche che la Lega attenderà almeno un altro anno prima di prendere in considerazione questa tipologia di riforme, in quanto andrebbero ad intaccare un meccanismo molto complesso e delicato come quello della lottery.
Un argomento che dovrà essere analizzato a fondo sarà molto probabilmente quello del tanking, ovvero il giocare a perdere ed avere in questo modo più probabilità di chiamare in alto ad una specifica draft lottery. Questo fenomeno è in continua evoluzione e, nel corso degli anni, più di una franchigia NBA ne ha fatto uso. Regolamentare il tanking sarà quindi uno step fondamentale per poter arrivare successivamente ad una riforma globale, che minimizzi il più possibile i comportamenti antisportivi.