Non si può certo dire che le ultime due stagioni di Kobe Bryant siano state esaltanti: 6 gare giocate nel 2013-2014, 35 nel 2014-2015 per un totale di 41 partite su 162, pochissimo per un giocatore abituato a ben altri ritmi durante la sua carriera. L’ultimo infortunio, in ordine cronologico, è stato quello alla cuffia dei rotatori, dal quale però il #24 sembra essere pienamente recuperato come dichiarato anche da alcuni medici negli ultimi giorni e, soprattutto, da Mitch Kuptchak, GM della franchigia gialloviola.
Bryant sta per entrare nell’ultimo dei due anni di quel contratto faraonico firmato nel 2013, che lo porterà a guadagnare altri 24 milioni di dollari. Al termine della stagione NBA che è alle porte non è ancora chiara quale sarà la scelta del Blackmamba, che ha più volte ribadito la sua volontà di ritirarsi ma, considerando il soggetto in questione, la sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo.
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Nell’ultima stagione Kobe ha viaggiato a 22.3 punti, 5.6 rimbalzi e 5.7 assist di media nelle 35 gare in cui è sceso sul parquet, tirando con il 37.3% dal campo. Il suo PER (Player Efficiency Rating) è stato di 17.6. Sarà il canto del cigno per Bryant? Solo il tempo ha la risposta.