Il figlio di Shaq – Shareef O’Neal – per il momento non ha il fisico del padre. Il giovane O’Neal è già molto alto per la sua età, 2.03m a 15 anni, ma decisamente più longilineo e dinamico del “Diesel“. Shareef schiaccia, è rapido, tira da tre, chiude gli alley-oop e pare in possesso di un bagaglio tecnico-atletico di tutto rispetto. Shaq, in previsione di un’eventuale futuro tra i pro per il figlio, ha già iniziato a instradarne il cammino; consapevole delle qualità e delle attitudini di Shareef, apparentemente lontane dalle proprie, ha affermato:
“Lo incoraggio sempre a imparare dal gioco di Anthony Davis, perché quasi sicuramente finirà per avere un fisico molto simile, sia per altezza che per corporatura. Non esile, ma slanciato.”
“Davis probabilmente è il migliore nel suo ruolo. Sa correre, andare a rimbalzo, dominare le partite, controllare gli avversari. Lo farà anche quest’anno.“
Shaq si augura, e con lui gli appassionati delle “dinastie familiari” in NBA, che un giorno, tra non molti anni, il figlio possa sbarcare nella lega più importante al mondo. Al momento il giovane Shareef è molto avanti rispetto ai coetanei – sia per complessione fisica che in quanto a predisposizione al gioco e a esplosività – ma è senza dubbio troppo presto per provare a immaginare gli sviluppi di una carriera che sta ancora attraversando le proprie fasi embrionali. O’Neal Jr. potrebbe davvero essere il nuovo Davis, o al contrario potrebbe perdersi in breve tempo per la troppa pressione o nei meandri delle migliaia di fattori esogeni che attraversano l’itinerario di sviluppo dei prospetti da College e da NBA. Solo il tempo ci dirà se ci sarà un nuovo O’Neal nella Lega, magari proprio nelle fila della squadra in gialloviola che ha regalato tante soddisfazioni al padre.
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