Far riposare maggiormente i giocatori porta benefici a livello di qualità delle partite? Secondo quanto è stato scelto dalla direzione della lega americana sembrerebbe di sì, tesi supportata dal cambiamento della programmazione delle Finali NBA deciso nei giorni scorsi.
Infatti, Adam Silver ha ufficializzato che tra uno spostamento di città e l’altro, dalla West alla East coast, i giorni di riposo saranno ben due, come dimostrato dal programma ufficiali per le Finals 2016:
“Volevamo concentrarci sul riposo dei giocatori e sul loro recupero” ha dichiarato subito dopo la presentazione del calendario della stagione 2015/2016. “Abbiamo lavorato duramente con tutte le squadre, le televisioni per limitare i viaggi e massimizzare il riposo tra una partita e l’altra. Abbiamo diminuito del 61% il numero i back to back da quattro partite in cinque notti.”
Un riposo che farà felici tutti i giocatori NBA, lasciando un vuoto (colmabile) ai tanti tifosi NBA sparsi per il globo che vorrebbero vedere questo spettacolo 24 ore al giorno.