Jabari Parker sarà presente il prossimo 29 settembre a Madison, Wisconsin, dove prenderà il via la stagione dei Milwaukee Bucks con l’inizio del training camp. Attorno al prodotto di Duke, alle prese col recupero dal grave infortunio al ginocchio rimediato nel dicembre 2014, balenavano molti dubbi sulla sua presenza o meno al raduno prestagionale dei Bucks, dubbi fugati in maniera congiunta da staff tecnico e dirigenza.
A dire la verità, la franchigia di Milwaukee non ha mai fatto mistero della partecipazione di Parker al training camp, avendolo inserito nella lista dei giocatori convocati per il ritiro già circa un mese fa. Tuttavia negli ultimi giorni alcuni insiders NBA – di solito sempre ben informati a riguardo – avevano paventato l’assenza del nativo di Chicago per le precarie condizioni fisiche derivanti da una riabilitazione che starebbe procedendo in maniera più lenta rispetto ai tempi previsti.
Niente di tutto ciò: Parker non è ancora al 100% come normale che sia dopo un intervento così importante ma sarà presente al training camp, parola del coach dei Bucks, Jason Kidd.
Jabari ci sarà il 29 insieme agli altri giocatori a disposizione. Lui svolgerà una preparazione particolare, verrà seguito passo passo anche dallo staff medico per valutare il suo recupero ma finora sta procedendo tutto secondo programmi. Jabari è un elemento fondamentale per noi e per tutta la franchigia, non forzeremo il suo rientro. Non lo rischieremo finché non saremo sicuri sulla sua tenuta fisica, ora si concentrerà molto sul lavoro in palestra per rinforzare la parte alta del corpo.”
A Kidd fa eco anche il general manager dei Bucks, John Hammond, anch’egli intervenuto sul tema Parker a margine di un evento benefico nella periferia di Milwaukee.
Se pensiamo che Jabari possa giocare 30 minuti, lo faremo giocare soltanto 15. Ci andremo molto cauti: per la nostra franchigia è un uomo chiave per il presente ma soprattutto per il futuro, quindi non gli metteremo fretta.”
Parker dovrà dunque armarsi ancora di tanta pazienza prima di poter tornare a giocare anche un semplice “bianchi contro blu” in allenamento. La sua integrità fisica verrà posta dinanzi a tutto e non verrà forzato un suo rientro anticipato per poi magari incorrere in altri problemi fisici: non si scherza quando c’è di mezzo l’interessamento del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, come nel suo caso.
Parker, seconda scelta assoluta nel Draft 2014, ha il suo contatore NBA fermo ad appena 25 presenze con 12.3 punti e 5.5 rimbalzi di media a gara, un contatore che l’ex Blue Devil non vede l’ora di far ripartire.