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David Lee paragona Brad Stevens a Steve Kerr

David Lee si tuffa nella sua terza avventura della carriera nella Lega ripartendo dalla gloriosa casacca dei Boston Celtics, dove è approdato in estate dopo 5 anni ed un anello coi Golden State Warriors. Il 32enne nato a Saint Louis, Missouri, sarà uno degli elementi di maggiore esperienza nel roster della franchigia del Massachusetts.

Lee è reduce da una stagione scorsa particolare, all’inizio della quale era il titolare dei Warriors nel ruolo di 4. Poi alcuni problemi fisici che lo tengono fuori, al suo posto entra Draymond Green e non esce più, Golden State che inizia a macinare un basket solido in difesa e spettacolare in attacco senza di lui, ed il resto della storia finita nel mese di giugno dovrebbe esservi nota.

Non è stato facile per un giocatore del suo calibro accettare la panchina, spesso e volentieri giocare una manciata di minuti o addirittura uscire dalla rotazione come è stato per lunghi tratti della regular season. Tuttavia Lee ha fatto buon viso a cattivo gioco, si è messo a disposizione della squadra continuando a lavorare duro da grande professionista senza mai alzare la voce, aspettando il suo turno che arriva nel momento più difficile della stagione dei Warriors.

Gara 4 delle NBA Finals, Cavaliers avanti nella serie per 2-1, Curry e compagni con le spalle al muro: Lee viene scongelato dal freezer, entra e sfodera una prestazione da grande campione svoltando insieme ad Andre Iguodala quella partita e la storia delle finali 2015 più in generale. In tutto questo la regia è stata quella di coach Steve Kerr, che ha avuto il coraggio di accantonare il prodotto di Florida per non toccare una squadra che girava a meraviglia, ha avuto il merito allo stesso tempo di usare le parole giuste per non perdere per strada il suo giocatore per poi riaffidarsi a lui in una situazione assai complicata nel momento clou dei Playoffs.

Nonostante un rapporto non sempre facile, Lee ha sempre tessuto le lodi di Kerr tanto da prenderlo come allenatore a cui ispirarsi, ed a detta sua il suo nuovo coach, Brad Stevens, ha molte similarità nel modo di allenare dello stesso Kerr. Ecco le parole di Lee al termine del primo giorno di training campo coi Celtics.

Sono contento di essere qui, il primo giorno è sempre faticoso ma nei prossimi andrà meglio. Ho avuto modo di conoscere meglio coach Stevens e di parlare a lungo con lui. Mi ha sorpreso molto: ha una maturità ed una sicurezza per essere un allenatore così giovane che è al di sopra della media. Mi ricorda molto Steve Kerr nel modo di allenare, hanno parecchio in comune: ad entrambi piace avere un dialogo continuo coi giocatori e sono due maniaci dei particolari.

 

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Pubblicato da
Simone Domenichetti

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