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Kobe Bryant: “Ritiro? Non lo so, non ci penso troppo”

Tutti lo aspettano, tutto lo vogliono rivedere in campo, tutti sanno che potrebbe essere l’ultima occasione per vedere all’opera uno dei giocatori migliori della storia NBA. Kobe Bryant sta per iniziare, a 37 anni compiuti, la sua ventesima stagione all’interno della Lega Americana, sempre con la stessa maglia giallo-viola dei Lakers. Al Media Day della franchigia californiana Kobe si è presentato ai giornalisti con la sua solita calma e concentrazione che lo contraddistingue. Risposte pronte per qualsiasi domanda, eccetto una: questa sarà la tua ultima stagione?

“Se lo sarà lo sarà, se non lo sarà sarò pronto per ciò che verra. Non passo troppo tempo a pensarci, ho ben altro ora a cui pensare.”

Proprio del possibile ritiro aveva parlato anche Phil Jackson, presidente dei Knicks, facendo sognare i tifosi Knicks con dichiarazioni importanti, per le quali Kobe ha risposto così:

“Tutti posso avere le proprie opinioni. Io non posso commentare ogni singola dichiarazione anche se si tratta di un mio coach col quale ho vinto molti campionati. Ha espresso una sua opinione, come ce ne saranno molte altre.

Domanda: Quale è il fattore che potrebbe portarti a decidere di ritirarti o meno? 
“Onestamente parlando, non lo so. Ho pensato anche a cosa sia un fattore, come i giocatori sanno quando sia il momento di alzare bandiera bianca e cosa vogliono fare nel futuro? Si sentono sempre le stesse risposte tra il golf, rilassarsi, stare con la propria famiglia e cose come queste. Ma come fai a saperlo? Io non lo so, avrò una risposta migliore quando affronterò quel momento. Ho parlato con Derek Jeter (giocatore degli Yankees ritiratosi lo scorso anno)e con Mj per capirne di più, ma è differente per ognuno di loro.

Ti distraggono queste voci e discussioni continue sul tuo futuro?
“Potrebbero cominciare a essere fastidiose ma se penso a ciò che ho fatto in tutti questi anni devo dire che è una buona cosa perchè significa che ho avuto una buona carriera e la gente vuole sapere ed informarsi sul tuo futuro.”

Come sarà il tuo livello di gioco in questa stagione dopo i tanti infortuni?
“Non lo so, davvero non lo so. E’ una cosa nuova anche per me. Se potrò giocare, giocherò. Se non potrò giocare, non giocherò. Tutti parlano del minutaggio che dovrei avere, 30/35 minuti, ma per me questo discorso non importa. Il mio lavoro è di giocare il meglio possibile quando vengo chiamato in causa.”

Quando ti guardi intorno cosa vedi in questa squadra?
Gioventù. Tanti giocatori nuovi che hanno voglia di imparare e di giocare duro. E’ una motivazione in più anche per me, mi fa ricordare quando ero giovane io ed avevo voglia di spaccare tutto. E’ divertente vedere che i ruoli si sono ribaltati.

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Pubblicato da
Michele Ipprio

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