Ty Lawson: “Stephen Curry? Posso fermarlo!”

Ultimamente il nome di Ty Lawson è comparso sui giornali e sui vari siti internet specializzati con una discreta continuità. L’ex point guard dei Denver Nuggets ha firmato recentemente con gli Houston Rockets, dopo aver rotto con la franchigia del Colorado a causa di seri problemi di dipendenza dall’alcool. Dopo essere stato per un mese all’interno di una clinica di riabilitazione, Lawson si sente di nuovo bene ed è pronto a ripagare la fiducia che il management dei Rockets ha riposto in lui.

Ty Lawson, intervistato pochi giorni fa da Yahoo Sports, è fermamente convinto di poter fare la differenza per gli Houston Rockets nel caso in cui quest’ultimi dovessero incontrare nuovamente i Golden State Warriors ai prossimi playoffs:

 

Steph Curry ha bisogno di qualcuno che lo faccia faticare durante le partite. Siccome non è un mostro dal punto di vista prettamente difensivo, Curry deve faticare in difesa ed essere perennemente puntato dall’attaccante di turno. In questa maniera dovrà per forza di cose stare più basso con le gambe e più concentrato e, di conseguenza, arriverà nella metà campo offensiva con meno benzina in corpo. Personalmente posso portare a termine questa tipologia di compito, posso letteralmente sfiancarlo in difesa. In questa maniera Steph non avrà una delle sue solite sfuriate offensive dove è capace di mettere 3 o 4 bombe di seguito. Ehi gente, non sto dicendo che posso bloccarlo in tutto e per tutto, perché Curry rimane comunque un giocatore formidabile e ricco di talento. Ma, vedendo le ultime Finals contro i Cavs, ho visto che Curry non è stato fatto lavorare abbastanza in difesa, così è riuscito ad arrivare fresco in attacco ed a bucare perennemente la loro difesa.”

 

I Rockets, all’interno dell’ultima serie di playoff persa contro gli Warriors, hanno utilizzato una staffetta difensiva composta da Jason Terry e Pablo Prigioni per limitare le sortite offensive dell’ultimo MVP della regular season. Il “mastino” difensivo designato della squadra sarà, con ogni probabilità, ancora Patrick Beverley, fuori per infortunio nell’ultima postseason. Coach McHale, però, ha un Ty Lawson in più nel motore e, se lo motivazioni del giocatore dovessero rimanere tali, avrà sicuramente una pedina in più nel suo scacchiere tattico per portare la franchigia texana fino al prossimo titolo NBA.

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Leonardo Donati

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