Steph Curry su Ty Lawson: “Le sue critiche sono divertenti.”

La replica di Steph Curry alle critiche di Ty Lawson non si è fatta attendere. Lawson aveva definito Curry, in una recente intervista con Adrian Wojnarowski di Yahoo Sports, un giocatore “attaccabile” e “limitato” dal punto di vista difensivo. Curry, sempre a parere di Lawson, necessiterebbe di costante copertura e di un’organizzazione difensiva in grado di mascherare i suoi limiti nella single coverage. Curry, interrogato sull’argomento dopo l’allenamento dei Warriors di sabato, ha risposto semplicemente:

“È divertente. Non ho altro da dire. A parte che è divertente.”

Curry, MVP uscente della regular season, è noto principalmente per le esplosioni realizzative e per le grandi capacità a livello di playmaking e di gestione offensiva delle partite. I Warriors hanno a roster un buon numero di giocatori in grado di apportare un contributo difensivo sopra la media (Draymond Green, Andre Iguodala e Andrew Bogut, su tutti), ma ciò non significa che le star della squadra (Klay Thompson e, ovviamente, lo stesso Curry) possano permettersi di risparmiarsi in fase di non possesso. Curry è un difensore con limiti evidenti (stazza, istinti, attaccabilità dal palleggio), ma che, soprattutto grazie a una forza mentale e caratteriale non comune, ha dimostrato costanti progressi dal momento del proprio ingresso nella lega. Difficilmente Steph diventerà mai qualcosa di più che un difensore di discreto livello, ma alcune delle statistiche messe a referto dal play dei Warriors nella passata regular season stridono non poco con le considerazioni fatte da Ty Lawson. Curry, nella scorsa stagione, ha chiuso primo per rubate complessive, quarto per rubate per partita (2.0), quarto per percentuale di rubate (3.0) e quindicesimo per win shares difensive (4.1).

Lawson, dal canto suo, è noto per l’imprevedibilità in campo (e non solo, vedi problemi con l’alcol) e per le attitudini da slasher offensivo. I Warriors si affacciano alla prossima stagione da favoriti d’obbligo, mentre i Rockets, sulla scia di un’offseason amibiziosa (che ha portato a Houston il promettente rookie Sam Dekker e proprio Ty Lawson) si augurano di aver acquisito definitivamente i crismi della contender. Lo scontro Curry-Lawson, se si dovesse concretizzare in una delle fasi calde dei playoff, regalerebbe senza dubbio una buona dose di scintille.

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Pubblicato da
Elia Pasini

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