Milwaukee è stata la squadra rivelazione della stagione 2014-15. Dopo aver vinto 41 partite, la franchigia del Wisconsin, si è qualificata sesta nella corsa ai playoffs. Postseason durata relativamente poco a causa dell’eliminazione al primo turno da parte dei Chicago Bulls di Derrick Rose. Comunque un successo e un miglioramento incredibile se si pensa alla stagione 2013-14, nella quale i Bucks vinsero solamente 15 partite. Grazie all’arrivo di Greg Monroe, che darà un aiuto consistente sotto canestro, e il ritorno di Jabari Parker dall’infortunio al ginocchio sinistro, la squadra allenata da coach Kidd può offrire ai propri tifosi un gioco dinamico, atletico e divertente. La dirigenza Bucks ha allestito un incredibile nucleo di giovani talenti nella prima fase della loro carriera, i quali possono solo migliorare e crescere sotto la guida dell’ex allenatore dei Nets: Michael Carter-Williams (23 anni), arrivato in Wisconsin dopo la deadline di febbraio dai Philadelphia 76ers giocherà la sua prima stagione completa con i Bucks; Giannis Antetokounmpo (20 anni), forse uno dei talenti più cristallini dell’intera lega, The Greek Freak ha un’apertura alare di 2 metri e 23 centimetri, qualità che lo porta ad essere una mina vagante durante la fase difensiva dei Bucks; e Khris Middleton (24 anni) che ha raggiunto una media di 16.8 punti a partita dopo la pausa dell’All-Star weekend.
BMO Harris Bradley Center
Il COACH
Jason Kidd comincerà la sua seconda stagione alla guida dei Milwaukee Bucks dopo aver riportato la franchigia ai playoffs con 41 vittorie nella stagione 2014-15, nonostante l’infortunio di Jabari Parker, il ritiro inaspettato di Larry Sanders e la trade che ha portato via da Milwaukee Brandon Knight (giocatore più produttivo della squadra fino a quel momento) per Michael Carter-Williams. Questi eventi generalmente possono sconvolgere le ambizioni e le sinergie di qualsiasi squadra. Nonostante ciò, coach Kidd, è riuscito a tenere saldo il gruppo, amministrando egregiamente lo spogliatoio e i giocatori che aveva a disposizione. Per la prossima stagione, Kidd, dovrà preparare al meglio la squadra attraverso il lavoro di gruppo, partendo dalla difesa, come già ha fatto vedere nel training camp di settembre. Utilizzare la voglia di crescita dei singoli giocatori, spronandoli a dare il meglio in ogni singola partita, consentirà a Kidd di costruire un gruppo coeso ed energico.
Il mercato dei Bucks
IN: Chris Copeland (Indiana), Jon Horford (Indios de San Francisco), Marcus Landry (CAI Zaragoza), Greg Monroe (Detroit), Josh Powell (Free Agent), Greivis Vasquez (Toronto), Rashad Vaughn (Nevada-Las Vegas) e Charlie Westrbook (Hyeres-Toulon).
OUT: Jared Dudley (Washington), Ersan Ilyasova (Detroit) e Zaza Pachulia (Dallas).
Starting Five
La Panchina
Payroll
Giocatore chiave attacco
Da una parte il grave infortunio al ginocchio e l’inesperienza. Dall’altra, lampi di talento cristallino nei pochi mesi in cui l’abbiamo visto in campo. Di chi stiamo parlando? Naturalmente di Jabari Parker, seconda scelta assoluta del Draft 2014. Nonostante gli interrogativi su questo ragazzo siano molti proprio a causa della travagliata annata da rookie, abbiamo comunque una certezza: se la rottura del crociato non lo influenzerà troppo a livello fisico e (soprattutto) mentale, Jabari avrà un impatto enorme sul gioco dei Bucks. L’ex Duke ha un set praticamente infinito di soluzioni offensive per arrivare a canestro. Inoltre, fonti interne a Milwaukee hanno raccontato di come Parker, durante il lungo stop, abbia dato grande consistenza al suo tiro da fuori. Ciò che bisognerà capire, è se sarà in grado sin da subito di stabilire la sua leadership sulla squadra e se riuscirà ad avere costanza nelle prestazioni nonostante la giovane età. Nel caso ce la facesse, diventerebbe senza dubbio il fulcro offensivo di Milwauke, e i “cervi” potrebbero davvero iniziare a sognare.
Giocatore chiave difesa
Fresco di rinnovo contrattuale a cifre da capogiro (quadriennale da 44 milioni di dollari), John Henson è il giocatore fondamentale nelle rotazioni difensive dei Bucks. La sua atleticità e la sua immensa apertura alare gli permettono di proteggere molto bene il canestro. Inoltre, gli addii di Larry Sanders e di Ilyasova rendono di fatto John l’unico in grado di dare qualità alla difesa nel reparto lunghi entrando dalla panchina. Lo scorso anno, Henson ha tenuto i big man avversari al 37.9% dal campo, abbassando di quasi il 15% le loro medie al tiro dentro l’area pitturata. Nonostante la scorsa stagione abbia giocato solamente 18 minuti a gara, ha comunque fatto registrare un paio di stoppate a partita. Quest’anno, con più minuti a disposizione, Henson risulterà ancora più efficace.
Possibile rivelazione
Sebbene la tentazione di fare altri nomi sia forte, riteniamo che l’acquisizione di Greivis Vasquez possa rivelarsi fondamentale per i Bucks. Vasquez è infatti un giocatore perfetto per costruire quella panchina di qualità che era mancata l’anno scorso alla squadra del Winsconsin. Il venezuelano può rappresentare un cambio affidabile per Micheal Carter Williams e, se necessario, anche per gli spot di guardia e ala piccola. Inoltre Greivis è un buon tiratore da tre punti e può mettere a servizio della squadra una caratteristica che negli altri latita: l’esperienza.
Miglior Innesto
La firma di Greg Monroe per i Bucks è stata accolta quasi con sollievo dai Pistons. Detroit riteneva che Greg intasasse le spaziature offensive e che non fosse adatto al loro sistema di gioco. Nel contesto di Milwaukee invece ci sembra che Monroe calzi a pennello. L’ex Georgetown avrà il compito di aiutare la squadra ad avere maggiore consistenza offensiva e, almeno sperano in Winsconsin, solidità difensiva. Dare la palla all’ex Detroit in post significherà prendere tiri ad alta percentuale e questo farà senz’altro bene ad una squadra come Milwaukee, che ha assoluto bisogno di consistenza. Insomma la firma di Monroe è stata uno dei migliori colpi dell’intera free agency.
Punti di forza
Atletismo e fisicità da vendere. I Bucks stanno percorrendo un sentiero controcorrente rispetto al resto delle franchigie, ormai orientate sulla small ball. Il quintetto base dovrebbe essere composto da Monroe, Antetokounmpo, Parker, Middleton e Carter Williams. Cosa hanno in comune questi cinque ragazzi? Sono tutti abbondantemente sopra i due metri. Questa prepotenza fisica permetterà ai Bucks di essere dominanti in difesa. Le braccia lunghe serviranno a intervenire sulle linee di passaggio e a stoppare ogni forma di vita che si avvicini al ferro. L’attitudine difensiva è dimostrata anche dalle cifre dello scorso anno: ottavi nella lega per punti concessi e quinti per percentuale di tiri dal campo degli avversari. Inoltre da non sottovalutare il primo posto nella statistica delle palle rubate.
Punti di debolezza
Giovinezza e inesperienza. I sei migliori giocatori di Milwaukee hanno un’età compresa tra i 20 e i 25 anni. Vazquez e O.J. Mayo, che dovrebbero essere i veterani della squadra, hanno un vissuto piuttosto marginale nella post-season. In un gruppo di ragazzi così giovani, il carisma di alcuni veterani sarebbe fondamentale. Da rivedere anche la consistenza dietro la linea dei tre punti. Da questo punto di vista, lo scorso anno l’unico ad aver dato sicurezza è stato Khris Middleton. Se invece andiamo ad analizzare la coppia MCW e “Freak Greek”, possiamo vedere che la loro percentuale combinata è 14,6%. Bene ma non benissimo. Ultimo interrogativo ma non per importanza: Chi sarà il go-to-guy? Se Parker si riprenderà la risposta sembra scontata, ma se non lo facesse?
MIGLIOR SCENARIO
3° posto – Central Division, 5° posto – Eastern Conference
Lo scenario forse migliore per questi Bucks. In una Central Division molto competitiva, la squadra di Kidd può trovare la giusta alchimia per battere almeno un paio di volte rispettivamente Chicago e Cleveland. I due fattori che determineranno la stagione dei Bucks saranno l’inserimento positivo di Monroe, il quale porterà rimbalzi e centimetri sotto canestro, agevolando il tiro dalla media dei pochi tiratori di Milwaukee, e l’apporto di O.J Mayo dalla panchina.
PEGGIOR SCENARIO
4° posto – Central Division, 9° posto – Eastern Conference
Con il ritorno di Paul George la Central Division non è mai stata così competitiva dai tempi di Jordan e Miller. Se Indiana dovesse tornare ai livelli del 2013 (cosa veramente difficile), per i Bucks si metterebbe davvero male. Il discorso giovani e belli può funzionare fino ad un certo punto, quando sarà necessaria esperienza per affrontare e vincere determinate partite, la mezzanotte suonerà anche per questi giovani talenti. Le incognite più grandi saranno la salute di Jabari Parker e l’inserimento di Greg Monroe nelle geometrie della squadra. Se aggiungiamo anche Middleton nella lista degli interrogativi, visto che non ha fatto vedere grandi cose in questa preseason (in due partite 5 punti di media in 20 minuti di gioco), insieme al possibile ritorno ai playoffs di Miami, Indiana e New York, Milwaukee rischia di rimanere fuori dai giochi.
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