C’è qualcosa nell’aria a San Antonio. Senza dubbio. Sennò non si spiega il perché da un paio di decadi, le altre 29 franchigie NBA stiano cercando di ricreare il modello Spurs senza riuscire nell’impresa. Provano ad assumere dirigenti, assistant coach e giocatori passati da San Antonio, ma manca sempre e comunque qualcosa. Non riescono a plasmare una riproduzione accettabile. Sapete perchè? Manca l’ingrediente segreto.
Questo ingrediente è racchiuso nelle parole del futuro leader del team, Kawhi Leonard: “Desidero solamente un altro di quelli qui sopra” dice riferendosi agli striscioni che sono appesi in cima al campo d’allenamento. Quei cinque banner rappresentano i cinque titoli vinti dagli Spurs nell’ultimo ventennio. L’MVP delle Finals 2014 ha poi continuato: “Due stagioni fa non ero un All-Star e neanche il Difensive Player of the Year, ma abbiamo conquistato l’anello. Ed è quello che sto provando a fare di nuovo“.
Gregg Popovich ha dichiarato di non essere sorpreso dalle parole del numero 2 neroargento: “Lui è realmente più interessato a vincere il titolo piuttosto che i premi individuali. E’ un ragazzo veramente altruista…Non c’è mai una cosa che lo riguarda singolarmente in qualche modo o forma. Riguarda sempre il gruppo“.
Kawhi Leonard ha poi rafforzato il concetto: “Non sono come quei giocatori che entrano nella lega per la fama. Io sono qui per prendermi cura della mia famiglia, di mia madre, dei miei amici e di me stesso. Amo giocare a Basket e continuerò a farlo finchè sarò in grado. Cercherò di regalare più titoli possibili a questa organizzazione“. L’ex San Diego State ha concluso così: “Non mi interessa vincere l’MVP. Essere l’MVP non vuol dire essere il miglior giocatore della Lega“.
Mettere l’ego del singolo in secondo piano per trionfare come squadra. Ecco l’ingrediente segreto che si tramandano da leader a leader in quel di San Antonio, partendo da Tim, passando per Manu e arrivando a Kawhi.
Le altre stelle dell’NBA avranno capito il messaggio?