Dopo poco più di 16 minuti giocati fino a questo momento in preseason, i Golden State Warriors hanno annunciato il taglio di Ben Gordon dal loro parco guardie nella giornata di ieri, come riportato da Marc J. Spears di Yahoo Sports.
Gordon era visto dalla franchigia della baia come un rincalzo, sopratutto a livello di esperienza, per dare più profondità al roster, ma la pochezza del tempo riservatogli in campo durante la preseason ha messo subito in chiaro quali fossero le reali intenzioni dei campioni NBA.
Dopo aver fatto registrare anche stagioni da 20 punti di media a partita durante la sua lunga carriera, Gordon ha giocato il suo peggior basket nell’annata 2013-14, conclusa con 5.2 punti e il 34% dal campo nella miseria di sole 19 apparizioni totali sul parquet.
Quella passata sembrava poter essere la stagione del riscatto per il veterano, quando gli Orlando Magic gli avevano affidato il ruolo di ‘formazione’ dei giovani talenti della squadra e prima opzione offensiva dalla panchina; inutile soffermarsi ad analizzare i 6.2 punti ed il 36.1% di media dal campo in 56 partite per dire che neanche l’aria della Florida sia riuscita a rivitalizzarlo.
Con la ‘roster deadline‘ del 26 ottobre sempre più vicina, appare piuttosto difficile che Gordon possa trovare una franchigia disposta a metterlo sotto contratto per un anno dopo l’esperienza ai Warriors. C’è qualche possibilità che una squadra colpita da vari infortuni o che cerchi una guardia d’esperienza per i playoff possa offrirgli una possibilità a stagione in corso o appunto nella postseason, ma per i primi mesi il giocatore dovrà accontentarsi di guardare gli altri dal divano.