LeBron James dovrebbe aver concluso la sua preseason: il leader dei Cleveland Cavaliers infatti non è sceso in campo la notte scorsa nel match contro gli Indiana Pacers ed è molto probabile che il numero 23 non rimetta più piede sul parquet in partita se non il 27 ottobre per il debutto in regular season dei suoi allo United Center di Chicago contro i Bulls.
LeBron non ha alcun problema fisico in particolare, ma l’età avanza anche per lui ed anche un superuomo del suo calibro ha bisogno di maggior riposo quando necessario. Così al nativo di Akron verranno risparmiate le prossime sfide di preseason, ovvero quella di domenica a Toronto contro i Raptors e quella di lunedì alla Quicken Loans Arena contro i Dallas Mavericks.
Nel dopogara della sconfitta casalinga di ieri notte contro i Pacers per 107-85, il coach dei Cavs, David Blatt, ha risposto così alle domande dei giornalisti in conferenza stampa riguardo al mancato impiego di LeBron.
LeBron non sta male, sto solo cercando di amministrarlo al meglio e risparmiargli dei minuti se possibile. Vedremo cosa accadrà all’inizio della prossima settimana, non so se giocherà contro Raptors e Mavs. Valuteremo le sue condizioni nei prossimi giorni ma, se devo essere sincero, non penso che lo vedrete più in campo in preseason.
Blatt sa bene l’importanza capitale che ha LeBron nell’economia della squadra e di tutto l’ambiente di Cleveland, e ha ben presto imparato nella scorsa annata quanto sia dura e logorante sotto tutti gli aspetti la stagione NBA tra partite, viaggi e spostamenti continui.
LeBron ormai non è più un ragazzino, il 30 dicembre prossimo spegnerà le 31 candeline. Il suo chilometraggio è già di quelli importanti, di quelli che hanno di norma i giocatori a fine carriera quando si ritirano a 37/38 anni. The Chosen One cura in maniera maniacale il proprio fisico nei minimi dettagli, come dimostrato nell’estate 2014 quando durante l’offseason si è sottoposto ad un programma specifico per ridurre la massa di muscoli da portarsi a spasso e diventare così più “asciutto” per andare incontro all’avanzare dell’età.
LeBron riparte più motivato che mai nella stagione alle porte, con la voglia di ritornare nelle NBA Finals cambiando però l’esito finale della serie del giugno scorso, serie che ha incoronato i Golden State Warriors sul tetto della Lega nonostante un King James stratosferico. La volontà ed il carattere del fuoriclasse ex Miami Heat sarà la benzina principale nel serbatoio dei Cavs che vanno alla caccia del loro primo titolo nella storia.