8 giorni all’inizio della regular season e la situazione del contratto di Tristan Thompson è ancora in alto mare; i Cavs hanno dichiarato per tutta l’estate come l’estensione del giocatore fosse uno degli obbiettivi primari della dirigenza, ma per adesso la trattativa è ferma al ‘nulla di fatto’.
Come riportato da Chris Haynes del Northeast Ohio Media Group, Thompson si è categoricamente rifiutato di prendere parte a training camp e preseason con la squadra finchè la situazione riguardo il suo contratto non sara del tutto risolta.
Nel caso in cui un accordo non fosse trovato nel tempo utile, Thompson diverrebbe un restricted free agent, possibilità estremamente poco vantaggiosa per Cleveland che sì avrebbe la possiblità di pareggiare qualsiasi offerta per il canadese, ma non potrebbe andare oltre una certa cifra visto il recente e pesante rinnovo di Kevin Love (le squadre che potrebbero permettersi di offrire il massimo a Thompson nel 2016, invece, sarebbero circa 20).
Negli ultimi giorni, sempre secondo Chris Haynes, sarebbero addirittura cessate le comunicazioni tra la dirigenza dei Cavs e i due agenti del giocatore, Rich Paul (lo stesso di Lebron James, che più volte ha insistito per una soluzione rapida del problema) e Mark Termini, fatto che lascia pochi dubbi sulla lontananza di un imminente accordo.
L’offerta di Cleveland è ancora ferma a 80 mln $ per cinque anni, ben lontana dal massimo salariale richiesto da Thompson, il quale continuerà a non prendere parte alle attività della squadra fino alla firma su un contratto che lo soddisfi, seguendo dunque le indicazioni dello stesso Rich Paul.