Robert Covington non sarà a disposizione dei Sixers e di coach Brett Brown nelle prime due settimane di regular season. Il giocatore si è infortunato nel match di preseason di Philadelphia contro i Boston Celtics, a seguito di una caduta scomposta. La diagnosi parla di distorsione del legamento mediale collaterale e contusione della rotula del ginocchio sinistro. Covington non è stato in grado di uscire dal campo autonomamente e ha abbandonato il match aiutato dai compagni; sulle prime il danno al ginocchio era parso più significativo.
Brett Brown si vede così privato di uno dei suoi principali terminali offensivi. Covington, infatti, insieme al rookie Jahlil Okafor e a Tony Wroten, è l’unico Sixer ad avere punti nelle mani. Il giocatore, ala piccola/guardia di 2.05 m per 100 chili, ha chiuso la scorsa regular season con 13.5 punti, 4.5 rimbalzi, 1.5 assist e 1.4 rubate di media, tirando con il 40% dal campo e il 37% da tre; i Sixers hanno segnato 6.5 punti in più ogni 100 possessi con Covington in campo.
Il nativo dell’Illinois è dotato di eccellente stazza, buoni istinti offensivi e discreta efficacia difensiva. Dell’infinita lista di assets transitati in Pennsylvania, Covington ha dimostrato di poter essere uno dei più solidi e spendibili nel lungo termine. Per lui, in sostanza, potrebbero non valere le inarrestabili porte girevoli di Sam Hinkie. La guardia/ala ha tutto per diventare uno dei cardini della ricostruzione targata Sixers. Intanto deve recuperare dal fastidioso infortunio al ginocchio e aiutare la squadra di Brett Brown a uscire dal pantano in cui è stata collocata dalla quasi totalità della stampa (pochi, tra gli esperti NBA, non collocano i Sixers all’ultimissimo posto del power ranking prestagionale). Si prospetta una regular season complessa in Pennsylvania, fin dalla partenza; ma il futuro di Covington e compagni potrebbe essere roseo.
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