LeBron James è un uomo in missione con un solo obiettivo in testa: conquistare il titolo con la maglia dei Cleveland Cavaliers. E’ la squadra del suo cuore, è la squadra che ha lasciato per sbloccarsi e rompere il digiuno per quanto riguarda gli anelli NBA, è la squadra per cui è tornato e riuscire una volta per tutte nell’impresa di far gioire i tifosi della città dell’Ohio vista la carenza di soddisfazioni a livello sportivo non solo nel basket.
Affinché tutto questo si possa realizzare, sono necessari alcuni presupposti di base su cui spicca l’unità di intenti e la solidità dello spogliatoio. La passata stagione non si parlava d’altro della difficile convivenza tra LeBron James e Kevin Love, del fatto che i due si sopportassero poco o nulla e che non si attendeva altro se non il divorzio per il prodotto di UCLA coi Cavs durante l’offseason.
Niente di tutto questo, ma a scanso di equivoci e per mettere subito in chiaro le regole del gioco, LeBron ha deciso di convocare quello che in gergo si chiama players-only meeting, ovvero un incontro nel locker room con presenti solo i giocatori che compongono il roster, prima di una partita di preseason. E’ l’indiscrezione rivelata nelle ultime ore da Chris Haynes del Cleveland Plain Dealer.
I fatti risalirebbero allo scorso 17 ottobre prima del match contro i Toronto Raptors: LeBron manda fuori tutti dallo spogliatoio, chiude la porta dietro di sé e dà il via ad un vero e propri faccia a faccia per stabilire le linee guida e gli obiettivi che ognuno deve perseguire per arrivare a centrare la meta finale. Secondo quanto emerge dalla “riunione” del roster, alcuni tra i senatori del gruppo hanno messo in guardia chi, fino a quel momento della preseason e del training camp più in generale, aveva dimostrato uno scarso livello di concentrazione e attitudine al lavoro con comportamenti troppo frivoli e superficiali.
Non è dato sapere chi ha detto cosa e a chi nello specifico, ma il solo fatto che LeBron su tutti abbia voluto convocare questa sorta di meeting chiarificatore evidenzia come quest’anno i Cavaliers fin da subito vogliano partire sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda e remare nella stessa direzione, senza dare nemmeno la possibilità ai giornalisti al di fuori di poter alimentare polemiche su rivalità interne e spaccature nello spogliatoio che in realtà non esistono. Anche, se non soprattutto da questi piccoli dettagli, si costruiscono le grandi vittorie.