Partita d’esordio. Contro gli Spurs. In casa. Bastano queste tre ragioni a rendere speciale l’opening night dei Thunder? No, ne manca una, forse ancora più importante. Il ritorno di Durant. Nel corso della passata stagione, la stella di Oklahoma City è scesa in campo soltanto 27 volte a causa di alcuni problemi fisici. Naturalmente, la sua assenza ha influenzato l’annata dei Thunder, che non sono neanche riusciti a qualificarsi ai playoff.
Questa notte Kevin Durant, nonostante fosse marcato da Kawhi Leonard, ha siglato 22 punti, con 6 su 19 dal campo, accompagnati da 6 rimbalzi. Una prestazione del genere, dopo un anno così travagliato, ha zittito tutti coloro che avevano ancora dubbi sulla condizione fisica dell’MVP 2014, che nel post-partita ha dichiarato: “Mi sento in forma. E’ stato bello giocare di nuovo. Eravamo un po’ tesi all’inizio, ma in una situazione del genere è normale. Non sono stato costante al tiro stasera, ma i miei compagni hanno continuato ad avere fiducia in me“. E hanno fatto bene. KD li ha ricompensati segnando 7 degli ultimi 13 punti della squadra, consentendo ai Thunder di compiere lo strappo decisivo per arrivare alla vittoria.
Anche il nuovo coach, Billy Donovan, è stato contento della prestazione di Durant: “Ha continuato a giocare nonostante non gli entrassero dei tiri che abitualmente segna. Alla fine è riuscito a fare delle giocate importanti negli ultimi minuti“. Le tre operazioni chirurgiche nel giro di 6 mesi non sembrano proprio aver scalfito la forza d’animo del numero 35, che vuole guidare i suoi Thunder lungo questa complicata stagione. In mente un solo obiettivo: conquistare il titolo.