Dan Gilbert, proprietario dei Cleveland Cavaliers, ha dichiarato ad ESPN che sta spendendo una marea di denaro in stipendi e luxury taxes perché “Sarebbe alquanto sciocco non farlo“.
Dalla fine della scorsa stagione i Cavs hanno speso quasi 300 milioni di dollari in nuovi contratti per blindare i propri giocatori, tra cui 113 dati a Kevin Love, 82 a Tristan Thompson e 47 a LeBron James. In questa annata Gilbert si è impegnato a spendere ben 175,6 milioni di $ per i vari stipendi della squadra, con 65 di questi da pagare come tassa per aver superato il salary cap fissato dalla NBA. Questi numeri rappresentano la seconda somma di spesa più alta nella storia della Lega, appena dietro ai 197 milioni di dollari scuciti da Mikhail Prokhorov per la stagione 2013/2014 dei suoi Brooklyn Nets.
“Siamo spalle al muro e siamo decisamente in all-in…”, ha detto Dan Gilbert durante l’intervista rilasciata ad ESPN. “Quando hai l’opportunità di competere per il massimo traguardo in qualsiasi sport professionistico americano, sei per forza di cose costretto ad investire pesantemente per mettere le mani sul trofeo più ambito. Se il sogno è abbastanza a portata di mano, sarebbe da sciocchi non fare qualsiasi cosa pur di realizzarlo. Abbiamo riconfermato giocatori con contratti a lungo termine, di quattro o cinque anni. Questo ci permette di avere una base solida per puntare ogni anno al titolo NBA. Qualsiasi squadra che ha vinto in passato ha dovuto pianificare e spendere molto. Non è tutto rose fiori, ma alla lunga questa tipologia di strategia pagherà grossi dividendi. Certo, non avremo la flessibilità salariale per apportare grossi cambiamenti al roster per qualche anno, ma quando hai un nucleo di giocatori composto da James, Love e Irving questo fatto passa decisamente in secondo piano. Ovviamente per vincere non basta avere i giocatori più forti del pianeta, perché ci sono tanti fattori che possono condizionare il cammino della nostra squadra durante la stagione. Basti pensare agli infortuni che sono capitati a Love e Irving durante gli scorsi Playoffs. Nonostante ciò siamo comunque riusciti ad arrivare fino in finale. Le basi per fare bene ci sono e se dovrò continuare a pagare per portare il titolo in Ohio, lo farò senza pensieri.”