Categorie: Nba Shoes

History of a shoe: Nike Air Jordan

Michael Jeffrey Jordan, sarebbe sufficiente citarne il nome senza proferir altre parole perché tutti conoscono molto bene la sua storia, le peripezie, le gioie e i dolori. Riconosciuto quasi unanimemente come il più forte giocatore di basket di tutti i tempi, “MJ” non è personalità importante semplicemente per la storia cestistica, ma anche, e in misura in qualche modo maggiore, per la storia delle scarpe sportive.

Nato a Brooklyn, New York il 17 febbraio 1963, cresce a Wilmington nella Carolina del Nord e muove i suoi primi “passi cestistici” sul parquet della Emsley A. Laney High School. Tra il 1981 e il 1984 gioca presso la University of North Carolina at Chapel Hill vincendo, nel 1982, il titolo NCAA grazie ad un tiro in sospensione che lo ha messo definitivamente sotto la luce dei riflettori. Il 19 giugno 1984 viene poi selezionato, con la terza chiamata, dai Chicago Bulls e da questo punto in avanti le cose non saranno mai più le stesse.

Nike Inc. nel 1984 era una giovane azienda di soli 20 anni ma in forte espansione, nel settore della pallacanestro aveva ancora molto da provare ed offriva prodotti quali le Blazer e le Air Force 1. Era giunto il momento però di scalfire il predominio di Adidas e Converse, serviva un atleta mai visto prima, un personaggio sul quale puntare tutto (al contrario degli altri competitors) e chi poteva ricoprire quel ruolo se non il giovane Mike. Unico inconveniente: Jordan aveva sempre indossato scarpe Converse al college (il produttore pagava 10.000 dollari all’anno il coach Dean Smith per farle indossare ai suoi atleti) ed il suo sogno era di indossare le Adidas in NBA.

Prima dell’inizio della stagione 1984-1985 Jordan aveva tre opzioni per firmare un contratto di sponsorizzazione (in gergo “shoe deal”): Adidas, Converse e Nike. Adidas si trovava in un periodo difficile con passaggi di proprietà e non era interessata a firmare il campione da Wilmington; Converse offrì un contratto uguale a quello in atto con altre stelle NBA quali Magic Johnson e Larry Bird che valeva 100.000 dollari per un anno; Nike offrì 7 milioni di dollari per cinque anni, un contratto faraonico per l’epoca e arricchito da alcune clausole quali l’obbligo di diventare Rookie dell’anno, diventare un All-Star o avere una media di 20 punti a partita nei primi tre anni di attività altrimenti Nike avrebbe potuto terminare il contratto con 2 anni di anticipo. Quella del produttore dell’Oregon era un’offerta difficilmente rifiutabile, tuttavia Mike prese la bozza del contratto e la fece vedere ai dirigenti Adidas dicendo: “Se voi potete anche solo avvicinarvi a questa proposta firmo con Adidas!”. Non accadde e Michael Jordan divenne un atleta Nike, marca di abbigliamento da lui mai indossata prima.

Nike Air Ships vendute all’asta

Jordan debutta in NBA il 26 Ottobre 1984 ed ai piedi non ci sono ancora le Nike Air Jordan, bensì un altro tipo di Nike, le Air Ships. Le prime signature shoes di MJ arriveranno, infatti, solo nei primi mesi del 1985. Pensate che ad Aprile 2015 è stato venduto all’asta un paio di Nike Air Ships indossate da”his airness” durante la sua prima partita in carriera contro i Lakers di Magic Johnson il 2 dicembre 1984, poi firmate e regalate ad un “ball boy” della squadra avversaria. L’asta si è conclusa alla cifra di oltre 71.000 dollari.

Una precisazione: quando ci si riferisce alle “Nike Air Jordan”, si fa riferimento esclusivamente alle prima scarpe realizzate da Nike per la stella dei Bulls. Oggi sono conosciute come “Air Jordan 1” in quanto Jordan Brand è divenuta poi una sezione separata di Nike, un marchio a se stante che pare nel prossimo futuro si separerà definitivamente dalla casa madre.

Disegnate da Peter Moore, il debutto ufficiale sul mercato delle Nike Air Jordan avvenne nel marzo del 1985, erano delle scarpe innovative ed esteticamente molto attraenti. Le scarpe si presentano con un taglio alto, una tomaia in pelle sul cui lato spicca il grande “swoosh” (il logo Nike ndr) ed un logo dedicato alla linea “Jordan” costituito da un pallone alato sormontato dalla scritta Jordan (il “Jumpman” che conosciamo oggi deve ancora palesarsi a quel tempo) posizionato vicino collo della scarpa. Tecnologicamente le Nike Air Jordan prevedono una borsa d’aria sotto al tallone per ammortizzare gli impatti.

Nike Air Jordan nere e rosse (banned)

Questo debutto fu seguito da una campagna mediatica dall’enorme successo attraverso lo spot pubblicitario chiamato in seguito “Banned Commercial“. In questo spot,  Michael Jordan sta giocherellando con la palla da basket mentre l’inquadratura si muove dall’alto verso il basso fermandosi sulle scarpe, le quali vengono poi oscurate. La voce narrante in sottofondo cita due date: 15 settembre e 18 ottobre. La prima data si riferisce alla invenzione di una scarpa rivoluzionaria (le Nike Air Jordan); la seconda determina il giorno in cui la NBA ha ufficialmente comunicato a Jordan e Nike che queste scarpe non rispettano il regolamento sulle uniformi ed ha quindi impedito che venissero indossate. Fu così che la notizia della cattivissima NBA fece il giro del mondo e arrivando sulla bocca di tutti, una delle campagne di marketing più fortunose e riuscite di sempre.

Si rende, tuttavia, necessaria una precisazione sulla vicenda “banned”. Le scarpe in questione furono bandite dalla NBA in quanto prevedevano uno schema di colori con troppo poco bianco: erano infatti realizzate con una base nera e accenti rossi mentre solo la suola si presentava bianca. Il regolamento, invece, prevedeva che le scarpe degli atleti avessero una base bianca con accenti del colore corrispondente alle divise da gioco. La NBA comunicò quindi la violazione, ma Jordan e Nike decisero di non ottemperare al divieto e continuarono ad utilizzarle pagando ogni volta una multa di 5.000 dollari.

MJ indossa le VERE Banned

Ora, poco sopra si è detto che Jordan debuttò in NBA il 26/10 indossando le Nike Air Ships, inoltre lo spot pubblicitario fa riferimento a date presenti al debutto ufficiale; qualcosa non quadra. Si è scoperto che le scarpe oggetto del divieto non furono le Nike Air Jordan bensì le Air Ships utilizzate da Jordan durante la pre-season nel 1984. Risulta quindi evidente come Nike abbia saputo cogliere l’occasione per pubblicizzare efficacemente il suo prodotto raccontando una piccola bugia.

Nike proporrà in seguito varianti cromatiche in linea con il regolamento NBA.

Il successo fuori e dentro il campo del puma di Wilmington lo consacreranno come una icona dello sport e dello stile determinando uno standard che tutti, ma proprio tutti, saranno costretti a seguire.

Curiosità

Il prezzo di lancio fu di 65 dollari ed erano le scarpe da basket più costose del mercato. Da marzo a maggio 1985 Nike vendette Nike Air Jordan per un valore di 70 milioni di dollari, alla fine dell’anno arrivarono oltre 100 milioni di ricavo.

La taglia di scarpe di Michael Jordan? 13 US (47 europeo) per la scarpa destra e 13,5 US (47,5 europeo) per la scarpa sinistra.

Michael Jordan fu ospite di Davi Letterman al “The Late Show” nel 1985 dove promosse le sue nuove scarpe e raccontò del divieto impostogli dalla NBA.

Le Nike Air Jordan più costose mai vendute sono un paio indossate da MJ durante l’All-Star Game del 1985 e firmate, hanno raggiunto all’asta un prezzo di oltre 21.000 dollari.

L’ultima volta che “His Airness” ha indossato queste scarpe in una partita NBA è stato durante la sua ultima partita prima del ritiro (il suo secondo) nel 1998 contro i New York Knicks. Fu anche l’ultima partita in cui indossò la maglia dei Chicago Bulls.

Nel 1985 fu proposta una variante delle Air Jordan con tomaia in tessuto e chiamate Nike Air Jordan KO. Pare che KO stia per “Knock Out”, classica espressione ripresa dalla Boxe, ma non vi è ancora certezza su questo punto.

La prima volta che sono state riproposte sul mercato (retro) fu nel 1994 col nome di Air Jordan 1. La seconda commercializzazione non ebbe grande fortuna e le scarpe andarono in saldo raggiungendo il picco minimo di 19,99 dollari.

Riconoscimenti ottenuti indossando le Nike Air Jordan

Jordan indossando le Air Jordan vinse il premio di Rookie dell’anno; finì la sua prima stagione NBA con una media di 28,2 punti per partita (3°in classifica); ha riportato i Chicago Bulls ai Playoffs dopo 4 anni di assenza ed ha segnato 63 punti nella serie di Playoff contro i Boston Celtics di Bird (record ancora imbattuto).

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Pubblicato da
Sebastiano Dalla Torre

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