Chris Paul entra nella storia della NBA nonostante la sconfitta della scorsa notte dei suoi Clippers contro i Dallas Mavericks: il playmaker nativo di Winston-Salem, North Carolina, diventa il quindicesimo giocatore in assoluto a superare quota 7000 assist smazzati nella Lega.
Un traguardo importante per la carriera di Paul che raggiunge nel club dei passatori più prolifici di tutti i tempi nomi leggendari, su cui svetta tra gli altri l’inarrivabile John Stockton, detentore del record all-time per assist nella Lega con ben 15806. Il prodotto di Wake Forest ci ha impiegato “appena” 706 gare complessive in NBA tra regular season e Playoffs, solo altri tre giocatori ci avevano impiegato meno tempo di CP3 a entrare nel mitico club dei 7000: Stockton appunto, Magic Johnson e Oscar Robertson.
Proprio con Magic e Robertson, oltre che con Isiah Thomas, Paul rientrava già dall’anno scorso in una cerchia ristrettissima come gli unici quattro giocatori della storia della NBA ad avere almeno 13000 punti e 6500 assist in meno di 700 partite giocate. E se prendiamo in considerazione non gli assist totali ma gli assist di media a gara, l’ex play di New Orleans è terzo nella storia dietro solo a quei mostri sacri dei soliti Stockton e Magic.
Ora nella classifica all-time degli assist, Paul – che per la precisione è a quota 7006 – ha nel mirino davanti a sé Tim Hardaway con 7095 e Terry Porter con 7160 come prossime prede, anche se la top ten è ancora lontana. Il decimo posto è occupato da Rod Strickland a 7987, l’ultimo prima del grande salto nell’élite degli Ottomila il primo dei quali è Andre Miller, il giocatore in attività con più assist all’attivo con 8439.
Numeri importanti, numeri da fuoriclasse del Gioco per Chris Paul, che è e verrà ricordato come uno dei migliori playmaker dell’era moderna e come uno dei migliori passatori mai visti nella NBA. CP3 tuttavia è ancora giovane – ha compiuto 30 anni lo scorso 6 maggio – e può contare ancora su diverse stagioni in futuro per ritoccare le sue cifre già da capogiro.