Poco tempo fa i Los Angeles Clippers hanno detto senza mezze misure che i Golden State Warriors sono stati molto fortunati a vincere il titolo NBA la scorsa stagione, in quanto quest’ultimi non hanno dovuto fare i conti con la franchigia losangelina negli ultimi Playoffs. Tuttavia sta diventando sempre più palese il fatto che la squadra di Blake Griffin & co. non avrebbe potuto comunque fare molto per contrastare il cammino inarrestabile degli Warriors nella passata postseason.
Infatti giovedì notte i Golden State Warriors, per la seconda volta in questa regular season, hanno sconfitto i Clippers, dando la sensazione di essere una squadra sempre in controllo e di saper “aspettare” l’ultimo quarto di gioco per decidere la partita. Curry e soci sono riusciti a vincere la gara rimontando dal – 23 (inclusi i 10 punti di svantaggio con meno di cinque minuti da giocare), fissando così il record a 13 partite vinte e 0 perse.
Nel corso degli ultimi anni le partite disputate fra le due squadre non sono state mai noiose per i propri tifosi. I match ad alto punteggio, la guerra di sfottò sui social media e gli innumerevoli scontri di gioco fra i due team hanno appassionato e scaldato gli animi dei propri fan. Nonostante ciò, Blake Griffin ritiene che sia piuttosto ingenuo chiamare “rivalità” quello che sta accadendo tra Clippers e Warriors. Ecco cosa ha dichiarato il giocatore a Ramona Shelburne di ESPN:
“Non esiste nessuna rivalità tra la mia squadra e gli Warriors. Stiamo solo cercando di raggiungere il loro livello di gioco.”
L’obiettivo di Griffin è presumibilmente comune a tutte le altre 29 squadre della Lega. Gli Warriors, tanto per la cronaca, sono la quinta squadra nella storia della NBA a vincere le prime 13 partite della stagione. Ancora altre tre vittorie e scriveranno un nuovo record nel mondo della pallacanestro americana.