Trascinato dagli eventi del collasso generale vissuto dai Clippers nella sconfitta interna di stanotte contro i Warriors, Lance Stephenson, dopo una partita passata senza nemmeno togliersi la tuta, ha visto i suoi farsi sfuggire la vittoria dalle mani rimanendo anche tutto il quarto quarto seduto in panchina.
Arrivato in estate assieme a Paul Pierce e Josh Smith per far fare il definitivo salto di qualità alla squadra, Born Ready ha totalizzato in questa primissima parte di regular season solo 5.6 punti e 3 rimbalzi a partita, riuscendo a far peggio della già di per sè deludente annata vissuta a Charlotte nel 2014-15.
Con le prestazioni negative sono arrivate anche le ‘strigliate silenziose’ da parte di Doc Rivers, che dopo averlo tolto dallo starting five dei Clips, nelle ultime due uscite gli ha riservato solo due minuti complessivi sul parquet.
Rivers comunque ha fatto sapere di avere ancora molte speranze di rivedere il giocatore che tanto bene fece a Indiana due anni fa (nonostante il 37 % dal campo con il quale Lance ha cominciato questa stagione), e per il quale ha sacrificato Matt Barnes e Spencer Hawes:
“Ci darà un grande aiuto quest’anno, solo non ancora. Penso che abbia bisogno di tempo per ambientarsi ed inserirsi al meglio nei nostri meccanismi di gioco”– ha dichiarato l’allenatore, come riporta su Twitter Ben Golliver.
Resta però indicativo il fatto che, anche in una situazione di totale emergenza e con un disperato bisogno di punti veloci come il quarto quarto della partita di stanotte, Rivers abbia tranquillamente fatto a meno dell’aiuto di Stephenson in campo.