Mark Cuban, incontenibile proprietario dei Dallas Mavericks, non è esattamente il tipo di owner che si fa problemi a dire ciò che gli passa per la testa. L’ultimo bersaglio di Cuban è stato Rajon Rondo, point guard che ha disputato metà della scorsa stagione proprio a Dallas e che attualmente è in forza ai Sacramento Kings.
Cuban, in visita a Boston con i Mavs in occasione della recente partita giocata contro i Celtics (vinta 106 a 102 da Dallas), ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media, tra cui un breve pensiero rivolto a Rondo (che, prima di trasferirsi a Dallas nella nota trade dello scorso dicembre, aveva sempre giocato proprio nei Boston Celtics). L’owner dei Mavericks, interrogato riguardo al cattivo esito dello scambio che ha condotto Rondo a Dallas, si è preso le proprie responsabilità e ha affermato:
“Succede di prendere delle cantonate, no (in realtà Cuban ha usato termini un po’ più forti, ndr)? Mi sono preso un sacco di rischi da quando sono presidente dei Mavs e molte mie decisioni si sono rivelate azzeccate. Non può sempre andare tutto bene.”
Rondo, nel contesto anarchico di Sacramento, sembra aver trovato nuova linfa vitale. A Dallas, in una squadra più solida e gerarchicamente definita, il play ex-campione NBA con i Celtics aveva invece faticato tantissimo. I Mavericks di quest’anno, liberatisi dell’ingombrante presenza in cabina di regia del giocatore originario del Kentucky, stanno a propria volta trovando equilibri insospettabili. Al momento Dallas rientra nel novero delle assolute sorprese della stagione NBA e ha un record di 8 vittorie e 4 sconfitte che vale il secondo posto nella Southwest Division (alle spalle dei San Antonio Spurs) e il terzo assoluto nella Western Conference (con i Golden State Warriors, come noto, a comandare l’intero ranking NBA). Rick Carlisle ha a disposizione un roster estremamente equilibrato ed esperto, che probabilmente faticherà a continuare su questa falsariga ma che può rivelarsi una vera e propria mina vagante a Ovest. Rajon Rondo, dal canto suo, continua ad ammassare numeri incredibili. Basteranno alla squadra più folle dell’NBA, i suoi Sacramento Kings, per combinare qualcosa di buono in una stagione già segnata da problemi in spogliatoio e dai mal di pancia della star DeMarcus Cousins?