I Chicago Bulls dell’era Jordan hanno fatto registrare, nel corso degli anni, una considerevole quantità di record. Tra questi c’è il numero più elevato di vittorie stagionali nella storia della NBA, 72.
I Bulls dell’annata 1995-’96 sono stati gli unici a superare quota 70. Arrivarono ad un passo da quel traguardo anche i Los Angeles Lakers del 1971-’72 e ancora i Bulls della stagione 1996-’97, entrambe con 69 W. I Golden State Warriors dello scorso anno, alla ricerca del primo titolo di franchigia in 40 anni, si sono fermati alla ragguardevole quota di 67. Nel corso del nuovo millennio, tale obiettivo era stata raggiunto solamente dai Dallas Mavericks del 2006-’07.
Con una partenza-razzo di 13 vittorie e 0 sconfitte, Golden State si mette nuovamente in pole position per raggiungere la famigerata quota 70. Dennis Rodman, Hall of Famer e membro di quei Bulls di metà anni ’90, si è espresso sull’argomento. Personaggio notoriamente sopra le righe, Rodman ha affermato di non essere particolarmente interessato all’eventualità che i Warriors possano battere il record.
“La gente dice che arriveranno al record di 72-10. Per conto mio, possono anche arrivare a 81-1. Noi ci siamo arrivati prima.“
Rodman si è espresso così giovedì durante un’intervista radiofonica, rilasciata a SiriusXM NBA Radio. Lo stesso The Worm ha sottolineato che, al tempo, la lega era “al 110% meglio“.
Se i Warriors superassero le 72 partite, diventerebbero la prima squadra a terminare una stagione di 82 partite con meno di 10 sconfitte. Insomma, getterebbero le basi per un confronto con i Bulls di 20 anni fa. Jordan & co., tra l’altro, partirono con un record di 10-2. I Warriors hanno già un paio di partite di vantaggio.