In questa prima parte di stagione regolare i Los Angeles Clippers stanno ampiamente deludendo, sia per il gioco espresso sia per il record di squadra al di sotto del 50% di vittorie. La sconfitta casalinga di domenica avvenuta contro i Toronto Raptors ha fatto letteralmente saltare i nervi a Josh Smith, power forward arrivata quest’estate a Los Angeles dagli Houston Rockets.
Secondo Dan Woike dell’Orange County Register, al termine della partita Smith e uno degli assistenti di coach Doc Rivers si sono insultati e urlati contro all’interno dello spogliatoio, venendo quasi alle mani.
Successivamente Rivers ha cercato di minimizzare l’accaduto:
“Il nostro spogliatoio è uno dei tanti che si trovano nella Lega. Tutti i ragazzi sono arrabbiati per questo brutto momento che sta vivendo la nostra squadra. I litigi e le discussioni all’interno di una franchigia NBA accadono più spesso di quanto voi pensiate. Io sono l’allenatore e sono io a dover aggiustare le cose. Sono il primo a dire che sto sbagliando. Non è una questione di chimica di squadra, semplicemente non stiamo giocando bene. Attualmente non sono orgoglioso né dei miei giocatori né di me stesso.”
Anche Blake Griffin è voluto intervenire al riguardo:
“Tutto ciò è molto frustrante. Abbiamo perso malamente ben tre partite di fila. Non giustifico il comportamento di Smith, ma preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno: questo fatto ci dimostra che Josh ci tiene molto alla franchigia ed è abbattuto come tutti noi. Tuttavia non possiamo lasciare che la frustrazione prenda il sopravvento sulle dinamiche del team. Dobbiamo essere lucidi, confrontarci in maniera civile e capire dove e cosa stiamo sbagliando. Solo con il duro lavoro di squadra riusciremo ad uscire da questa spirale negativa.”
I Clips non prenderanno provvedimenti nei confronti di Josh Smith, almeno non nell’immediato. I Los Angeles Clippers cercheranno di tornare sul sentiero della vittoria martedì sera contro i Nuggets a Denver.