Lutto NBA: morta la leggenda Dolph Schayes a 87 anni.

È morto Dolph Schayes, leggendaria ala-centro dei Syracuse Nationals, prima, e dei Philadelphia 76ers, poi (post-cambio nome). Schayes aveva 87 anni e si è spento a conclusione di una malattia terminale diagnosticata sei mesi addietro. Nel 1996 Schayes era stato introdotto nella lista dei 50 più grandi giocatori di tutti i tempi.

L’ex Nationals e 76ers (1948-1964 la sua permanenza in NBA) è uno dei veri e propri pionieri del gioco sottocanestro nella Lega e uno dei lunghi archetipici della storia NBA, tra i primi in assoluto a superare i due metri di altezza (2.01m). Schayes è noto per la grande abilità nel gioco vicino a canestro e per le doti fisico-atletiche non comuni per l’epoca, doti che gli permettevano di contare su di un range di soluzioni offensive molto ampio e di difficile lettura per i difensori avversari. Le statistiche, pure in una Lega molto lontana da quella attuale, parlano per lui: 18.5 punti, 12.1 rimbalzi e 3.1 assist di media, in 16 stagioni (con 15 ingressi in postseason). Dopo l’esperienza coi Nationals, quasi coincisa con i primi quindici anni di vita dell’NBA, Schayes si è trasferito con la squadra a Philadelphia, dove è diventato allenatore-giocatore per l’ultima stagione della propria carriera. Dolph si è ritirato alla conclusione di quell’annata, ma è rimasto per altre tre stagioni alla guida dei Sixers come coach. Nel 1966 è stato nominato Allenatore dell’Anno, supportato da una squadra che comprendeva Wilt Chamberlain, Hal Greer e Billy Cunningham.

Oltre all’ingresso nel novero dei 50 migliori giocatori della storia NBA, Schayes è entrato, ovviamente, anche nella Hall of Fame della Lega. Nel 1955, invece, ha vinto il suo primo e ultimo Titolo NBA. Se oggi il basket è diventato uno sport per uomini alti, forti fisicamente e atletici, molto si deve all’apporto di Schayes (e di altri pionieri a lui contemporanei come George Mikan) e al suo gioco innovativo. Un vero e proprio modello Dolph, il cui passaggio in NBA verrà senz’altro ricordato da molte generazioni cestistiche a venire.

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Elia Pasini

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