Kyrie Irving sta per tornare, quando però non è dato sapersi. Ad inizio stagione dalle parti di Cleveland si vociferava che il playmaker con la maglia numero 2 sarebbe potuto tornare sul parquet per la fine dell’anno solare, e infatti il prodotto di Duke è quasi pronto.
Irving ha avuto il via libera per tornare a calcare i campi della Lega dallo staff medico che ne ha seguito la riabilitazione dopo l’intervento al ginocchio sinistro che ha fatto crack in gara 1 delle ultime Finals contro i Golden State Warriors, tuttavia la data certa del suo comeback non c’è ancora.
Un paio di giorni fa il coach dei Cavaliers, David Blatt, si era sbilanciato al termine di un allenamento sul fatto che Irving potesse esordire in questa regular season nella sfida del TD Garden di Boston contro i Celtics in programma martedì. Nonostante questa apertura, filtra pessimismo riguardo a questa ipotesi come riportato da Dave McMenamin di ESPN.
Malgrado sia stato definito ormai “ready to play”, Irving non verrà rischiato per nessun motivo al mondo e non verrà forzato un suo rientro per poi incappare in problemi collaterali. L’obiettivo dalle parti della Quicken Loans Arena è quello di farlo reinserire in maniera graduale nella squadra, limitando l’impiego all’inizio per aumentare poi i minuti d’impiego man mano che la condizione fisica sale di tono, per riuscire ad averlo al top della forma in vista di aprile quando nei Playoffs dovrà essere una spalla fondamentale per LeBron James e compagnia.
La schedule dei Cavs prevede ora la trasferta di Boston martedì, dopodiché tre impegni casalinghi con Thunder (giovedì), 76ers (domenica) e Knicks (mercoledì 23) che precedono la supersfida di Natale a Oakland contro i Warriors nella riproposizione del duello che ha infiammato l’ultima edizione della Finals: chissà che non sia quella l’occasione per rivedere Irving fare quello che meglio gli riesce con la palla a spicchi.