Nonostante la buona prima parte di regular season dei Boston Celtics, il roster a disposizione di coach Brad Stevens difetta però della presenza di un realizzatore al quale affidare i palloni decisivi nelle partite punto a punto. Il presidente della franchigia Danny Ainge è totalmente d’accordo con questa tipologia di valutazione, ammettendo che la squadra ha bisogno di uno scorer concreto e affidabile:
“Penso che l’unico elemento che ci possa realmente far fare un salto di qualità a livello di squadra sia un realizzatore di razza. Fino adesso i giocatori che abbiamo si sono comportati bene e a turno ognuno di loro è stato decisivo nelle vittorie. Ma è anche vero che ci sono momenti durante le partite dove il nostro attacco fatica a ingranare. Affidare la palla a qualcuno che possa tirar fuori le castagne dal fuoco ci risolverebbe parecchi problemi.”
Sin dalla scorsa stagione molti rumors di mercato hanno collegato i Celtics a DeMarcus Cousins, centro dei Sacramento Kings, ma in realtà Danny Ainge ha più volte smentito eventuali trade per arrivare al talentuoso lungo dei Kings.
La sensazione è che, prima o poi, il telefono di Ainge inizierà a diventare infuocato. I Celtics, infatti, dispongono di numerose prime scelte per molti Draft NBA a venire e diversi GM in giro per la Lega inizieranno a pensare seriamente di imbastire uno scambio con la franchigia dello stato del Massachusetts.
Attualmente i Boston Celtics hanno un record di 14 partite vinte e 12 perse che, se la stagione regolare finisse oggi, non basterebbe a farli accedere ai Playoffs della Eastern Conference. Sicuramente Danny Ainge ha a disposizione una squadra giovane, ben allenata dall’ottimo Stevens e dotata di una buonissima struttura difensiva – i Celtics sono al quarto posto per quanto riguarda il defensive rating, con appena 97,8 punti concessi ogni 100 possessi -, ma che fatica nella metà campo offensiva (sono nella metà inferiore della classifica).